Le buone potenzialità mostrate durante la stagione estiva, giunta oramai al termine, dimostrano che è arrivato il momento di concretizzare un’opera strategica per la nostra economia turistica.
Il progetto di un PORTO TURISTICO deve essere immaginato come un’opera messa in relazione con il “Sistema Pulsano”, costruendo intorno una serie di servizi e di infrastrutture sin’ora carenti.
Priorità continua ad essere il preservare le baie più importanti presentinella nostra Marina.
Se davvero vogliamo pensare al benessere ed allo sviluppo di Pulsano, non possiamo non osservare come il turismo di realtà già avviate, come Otranto, Gallipoli, Porto Cesareo, per restare nel Salento, da tempo passano anche dalla presenza di un attracco turistico.
La sfida è da cogliere al volo, dibattendo sugli interessi del paese e del suo habitat, la realizzazione di spazi per chi fa della pesca anche un lavoro e che generi quindi una spinta anche da un punto di vista di occupazione non strettamente legata al Porto in quanto tale, non è da escludere, in tal senso, la produzione in allevamento di pesce, come accade già in altre realtà nel Gargano.
Altro settore interessante è rappresentato dall’aspetto sportivo del mare, dal diving alla vela, che potrebbero vedere a Pulsano un ottimo punto di approdo permanente, non solo estivo, destagionalizzando così l’offerta turistica.
È arrivato il momento di mettere in campo le idee e non i NO aprioristici, se vogliamo implementare il turismo, nostro bene primario e far rinascere la nostra comunità.
Emiliano D’Amato