Dopo la discussione nell’ultimo Consiglio regionale della interrogazione di Sinistra Italiana sul futuro delle Sanitaservice pugliesi, continueremo a tenere alta la guardia!
Parliamo infatti del futuro di ben 5 mila lavoratori usciti dalla precarietà grazie alle internalizzazioni varate da Vendola 8 anni fa.
I nostri timori, nascevano da una serie di notizie di stampa apparse negli ultimi mesi che tracciavano uno scenario con la possibile costituzione di un’unica nuova società in house pronta a rilevare le attuali 7 Sanitaservice presenti sul nostro territorio regionale.
A ciò si sono aggiunte le notizie allarmanti che ci giungevano dal Consiglio di Stato che ha bocciato gli affidamenti diretti ritenendoli contrari alla disciplina della concorrenza, e cancellando le linee guida regionali per le internalizzazioni, ritenendole non necessariamente più convenienti per il mercato.
Le ASL infatti si starebbero già orientando in questo modo, da ottobre scorso, non procedono a nuovi affidamenti in-house, non potendo rinnovare quelli in scadenza. C’è dunque il rischio piuttosto fondato che la nuova agenzia regionale tagli i servizi e dunque anche i posti di lavoro.
Tutte queste motivazioni ci avevano indotto a presentare il 5 maggio scorso apposita interrogazione, discussa poi nel Consiglio regionale di giovedì scorso.
La Regione Puglia, nella persona del presidente Emiliano, ha assicurato che qualunque soluzione sarà adottata non pregiudicherà i diritti acquisiti dai lavoratori.
Sinistra Italiana attenzionerà la vicenda SanitàService a tutela dei lavoratori, affinchè non vengano minimamente intaccati i livelli occupazionali.
Mino Borraccino
Sinistra Italiana