Le osservazioni sull’ AIA per l’Ilva hanno evidenziato un fronte compatto che vede istituzioni, associazioni, e ora anche autorevoli esponenti politici della maggioranza di governo, assolutamente insoddisfatte, per usare un eufemismo, del piano di interventi presentato dal gruppo Mittal-Marcegaglia per l’acquisizione dell’Ilva. Ovvero ciò che da tempo segnalo, purtroppo inascoltato. Prova di quanto affermo è contenuta nella interpellanza che ho depositato nell’ormai lontano 31 marzo 2017, alla quale, al momento, non vi è stato alcun riscontro da parte del Governo. Ciò che sappiamo per certo finora è che si “garantiscono” oltre 4.000 esuberi e si allungano a dismisura i tempi per l’ambientalizzazione dello stabilimento. A questo punto l’unica soluzione è annullare le procedure di cessione e ricominciare da zero, ma accelerando i tempi, invertendo, dal punto di vista del metodo, il percorso; ovvero cominciando dal pieno coinvolgimento di tutte le rappresentanze istituzionali, politiche ed associative del territorio.
Avv. Gianfranco Chiarelli
Commissione Giustizia Camera dei Deputati
Roma, 7 settembre 2017