“La vicenda Ilva è purtroppo un libro già scritto, con l’epilogo (drammatico) oltremodo certo. L’acciaieria non sarà più ciò che è stata in passato: negli anni a venire assisteremo a tagli indiscriminati della forza lavoro, ad una riduzione della produzione, vedremo un’azienda sempre meno competitiva ma che non smetterà di inquinare e di uccidere. L’economia tarantina, legata oggi a doppia mandata all’Ilva, è destinata inesorabilmente a fallire. A testimonianza di ciò, di come la gestione dei commissari non abbia portato a nulla di buono, è ciò che accade nel presente, segnalato puntualmente dal mondo sindacale. L’aumento dei dipendenti in cassa integrazione straordinaria non è certamente sinonimo di rilancio o di ripresa. Palazzo Chigi la smetta dunque di mentire sapendo di farlo. I sindacati, con voce unitaria hanno evidenziato all’azienda quanto la situazione sia allarmante, segnalando le numerose criticità presenti nello stabilimento, ed il conseguente peggioramento della programmazione ordinaria della manutenzione degli impianti. I sindacati dei lavoratori vogliono vederci chiaro. Ilva rappresenta una incognita sul piano aziendale, dell’occupazione, della tutela ambientale e dell’emergenza sanitaria. Di fronte a tutto questo, ad una svendita che porterà ad un impoverimento produttivo certo, il Governo rinsavisca e affronti la materia responsabilmente”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia.