L’ultimo consiglio comunale è durato un giorno e mezzo, conclusosi oggi alle 13, ha mostrato l’evidente spaccatura nella maggioranza. Abbiamo ascoltato basiti consiglieri del PD che hanno governato la città fino allo scorso giugno, dare lezioni di buon governo al nuovo Sindaco e discutere sulla provenienza geografica degli Assessori come se non fosse il loro candidato di qualche mese fa. La maggioranza si è spaccata sul primo e più importante voto di una forza candidata a governare la Città per i prossimi cinque anni: il Bilancio di previsione.
Il numero legale poteva essere garantito solo dalle forze di opposizione che avrebbero dovuto continuare ad assistere a questo pesante scontro. Naturalmente il nostro Consigliere è rientrato in aula per chiedere la verifica del numero legale che, con tutta evidenza, mancava e la seduta è stata sciolta. Insomma un film già visto, tra insulti personali e fuoriuscite di comodo. C’è però una differenza con il passato: ora è in atto una guerra tra le fazioni interne del PD, che hanno tuttavia una cosa in comune: il dispregio nei confronti della città.
Nella città alle prese con il dissesto e con una crisi ambientale ed economica senza fine, vincono i particolarismi e forse gli interessi privati. Melucci chiarisca la situazione al più presto; se non è in grado di governare si ritorni al voto.