L’originalissimo borgo antico di Taranto, situato su un’isola tra i due mari, ricco di monumenti storici deve essere preservato!
Un patrimonio edilizio in stato di abbandono che necessita innanzitutto di una immediata messa in sicurezza degli edifici, la maggior parte datati e pericolanti, mentre il particolarissimo Mar Piccolo abbisogna di un’ urgente bonifica.
I recenti fatti di cronaca, legati soprattutto ai crolli dovuti ai terremoti, purtroppo ci ricordano quelli che hanno interessato gli edifici pericolanti della città vecchia, che a volte hanno procurato anche dei lutti. Tutto ciò ci porta a riflettere sul da farsi per smuovere la macchina burocratica, che spesso stenta a partire, ed mettere in cantiere finalmente le opere di cui necessita la città.
Sono esterrefatto da una foto dei primi anni ‘60, trovata in rete qualche giorno fa, che ritraeva il Mar Piccolo affollato di bagnanti, famiglie con bambini che balneavano, e tutt’intorno la splendida cornice della città vecchia, coi suoi colori. Un ricordo compromesso dalle note vicende che hanno interessano la città di Taranto che deve continuare a raccontare la sua splendida storia, ricca di contenuti, che affonda le sue radici nell’VIII sec a. C. ai tempi della Magna Grecia, di cui è testimone d’eccellenza il polo museale nazionale, famoso in tutto il mondo, coi suoi Ori di Taranto, ma non solo.
Una città poliedrica che oltre alla cultura può vantare un porto al centro del Mediterraneo strategico per l’Europa, le tante bellezze naturali e paesaggistiche, le tradizioni, l’enogastronomia.
Per la città di Taranto è arrivato il momento di mettere in campo tutte le risorse per la riqualificazione della città.
Sinistra italiana chiede più attenzione per questo inestimabile patrimonio e chiede l’utilizzo dei fondi del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo), firmato dal Governo nel 2015, che degli 883 milioni di euro complessivi, prevede l’utilizzo di 109.143.788 di euro per la rigenerazione urbana, edilizia scolastica e beni culturali, nei quali rientrano il recupero di palazzi storici come Palazzo Carducci, il Palazzo Troilo e altri edifici in via Garibaldi. Altri interventi per una copertura finanziaria di 464.790.784 di euro interessano invece la bonifica, l’ambientalizzazione e la riqualificazione del primo seno del Mar Piccolo.
Sarebbe importante rispolverare il vecchio, ma quanto mai attuale, “Piano Blandino” che, approvato dalla Regione Puglia nel lontano 1973, prevede un modello urbanistico di recupero conservativo del patrimonio edilizio della città vecchia, considerato anche l’alto valore di integrazione sociale che esso rappresenta.
Da qui bisogna ripartire! Dal recupero di questo incantevole borgo, fortunatamente giunto ai giorni nostri, ma che bisogna preservare dai crolli, dall’abbandono e dall’inquinamento ambientale.
Il restauro dei Palazzi nobiliari, dei siti di interesse storico, artistico, architettonico, la bonifica del Mar Piccolo, oltre a restiruire un patrimonio di inestimabile valore culturale e identitario alla città rappresenterebbero un eccezionale trampolino di lancio per l’intera economia locale.
Ci auguriamo che tutto ciò avvenga in tempi celeri,per prospettare un futuro imminente alla città!
Mino Borraccino
Sinistra Italiana