Sportelli: “E’ una fase del processo di riordino da affrontare con responsabilità. Sarà un’unica Camera a gestire per entrambi i territori le fondamentali funzioni di innovazione e semplificazione. Fino al momento dell’accorpamento le due Camere continueranno la loro attività sui territori con i rispettivi Organi insediati ed operativi nelle consuete funzioni”.
Con decreto dell’8 agosto 2017, non ancora registrato, il Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha definito l’assetto territoriale delle Camere di commercio italiane in attuazione dell’art. 3 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219 concernente “Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura”.
“Si tratta di uno dei passaggi principali, sotto il profilo organizzativo, del riordino del Sistema camerale italiano – commenta il Presidente della Camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli -. Per la nostra Camera il piano complessivo, che viene adottato con il Decreto, prevede l’accorpamento con l’Ente camerale brindisino, in conseguenza della necessità di raggiungere la soglia minima di imprese iscritte imposta dalla norma. Al Commissario ad acta nominato dal Ministro andrà soltanto il compito di gestire le complesse fasi tecnico – amministrative dell’accorpamento, al termine delle quali, fra alcuni mesi, seguirà la costituzione degli Organi della nuova Camera. Fino a quel momento i due Enti continueranno ad operare in modo autonomo con gli Organi (Consiglio, Giunta, Presidente) attualmente in carica. Sotto il profilo politico, naturalmente, sarà necessario operare per una sempre più stretta integrazione fra i due territori di competenza, in modo che il futuro, nuovo Consiglio possa, al momento opportuno, costruire una programmazione rispettosa delle peculiarità imprenditoriali delle due aree territoriali, ma anche volta ad una crescita comune”.
“La riorganizzazione, dunque, è fra la priorità, ma deve essere ben chiaro che è solo una fase di un processo più complesso, avviato da tempo, che non ha carattere esclusivamente amministrativo e che non è completamente indolore: abbiamo affrontato, a partire dal 2015, un significativo taglio delle entrate e ridimensionato ulteriormente i costi, già ridotti dai precedenti provvedimenti di spending review. Ciò non ha, tuttavia, influito – sottolinea Sportelli – sul livello dei servizi, anche grazie al consueto impegno profuso dal personale pubblico e privato sia della Camera di Taranto, sia di quella di Brindisi, la cui salvaguardia è di certo fra i nostri obiettivi principali. L’attenzione alla tutela dei livelli occupazionali ed alla valorizzazione delle professionalità è assoluta. Ora le circostanze ci impongono di agire ancora una volta con grande responsabilità per rispondere efficacemente ai portatori d’interesse”.
“Le rinnovate funzioni derivanti dalla riforma – prosegue Sportelli – sono prevalentemente orientate ai temi del lavoro e dell’innovazione digitale. Su questo tutto il Sistema si sta impegnando al massimo per offrire servizi sempre più avanzati, elevare ancor di più la qualità del core business, il Registro delle imprese, ed assicurare una sempre maggiore semplificazione amministrativa, anche attraverso una serrata e continuativa formazione delle risorse umane. Per i territori di Taranto e Brindisi, sarà un’unica Camera a svolgere un ruolo che era e resta fondamentale per il tessuto socio – economico”.
Taranto, 30 agosto 2017