Nella seduta del Coordinamento Istituzionale del 3 agosto u.s. i sindaci degli 11 Comuni facenti parte dell’Ambito territoriale di Grottaglie, unitamente alla direttrice del Distretto ASL n. 6 della provincia di Taranto, hanno disposto l’interruzione del Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) a partire da oggi 12 agosto.
Il servizio consiste in interventi sull’abitazione dell’utente anziano e/o disabile, quindi prevede attività di aiuto nel governo della casa e della biancheria nonché di accompagnamento nelle piccole attività quotidiane e nella preparazione dei pasti; un servizio di integrazione a quanto disposto invece con l’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), di natura socio-sanitaria che corrisponde a supporto infermieristico, cura e igiene della persona e mobilitazione paziente.
L’interruzione del SAD è stata una scelta dolorosa quanto necessaria a cui si è giunti dopo numerosi incontri istituzionali nei quali si è preso atto della impossibilità di far fronte al servizio così come erogato finora per insufficienza di fondi.
Tale servizio infatti è stato attivato nell’Ambito di Grottaglie nel 2015 attraverso appositi stanziamenti del Ministero dell’Interno nel Piano Nazionale Servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti, che sono stati distribuiti agli Ambiti territoriali di alcune regioni del sud Italia: Sicilia, Campania, Calabria e appunto, Puglia. Ad ogni Ambito territoriale è spettato dunque avviare i servizi descrivendo i parametri per accedervi e le quote di compartecipazione sociale, cioè la quota spettante all’utente.
Nell’Ambito di Grottaglie i criteri adottati nel 2015 che prevedevano l’esenzione totale per l’utente con attestazione ISEE compresa tra 0 e 15.000 euro, solo 2 euro di compartecipazione oraria per ISEE compresi tra 15.001 e 25.000 euro e 3 euro ad ora per ISSE superiori a 25.001 euro, hanno promosso largo e gratuito accesso al servizio e causato un dispendio enorme di risorse fino a esaurirle anzitempo, considerato che quei fondi potevano garantire le prestazioni fino al primo semestre del 2018 e impedendo di fatto ai cittadini in stato effettivo di bisogno economico di essere assistiti per il periodo previsto.
I funzionari dell’Ufficio di Piano, nella revisione del piano finanziario relativo al servizio, hanno dato l’allarme già negli scorsi mesi e prontamente i sindaci dei comuni, prendendo atto delle difficoltà economiche e del relativo enorme disagio arrecato alle famiglie in caso di interruzione del SAD, in ordine a utenti e operatori impiegati, non solo hanno provveduto a rivedere i criteri di accesso rendendoli più selettivi e calibrandoli sull’effettivo bisogno sociale, assistenziale ma soprattutto economico, prevedendo delle quote di compartecipazione più alte da parte dell’utente, ma hanno anche sbloccato altre disponibilità economiche dell’Ambito, provenienti da residui di altri servizi.
Successivamente il responsabile del servizio finanziario del comune capofila di Grottaglie e componente dell’ufficio di Piano, dott. Bavaro, ha inoltrato una comunicazione al presidente del Coordinamento Istituzionale, quale tramite dei sindaci, segnalando la mancata copertura per il servizio, di fatto palesandone la inevitabile interruzione.
I Sindaci hanno considerato anche la possibilità di sopperire con economie comunali, risultate però non a tutti disponibili. Ecco quindi che l’interruzione del SAD è stata ritenuta l’unica strada al momento perseguibile.
Tuttavia, la mia volontà, come Presidente del coordinamento istituzionale e dei Comuni dell’Ambito, da mesi al lavoro per cercare di risolvere il problema, è quella di avviare incontri e confronti con l’ANCI e la Regione Puglia con l’obiettivo di rendere possibile in tempi brevi il riavvio del servizio, garantendo supporto alle famiglie di anziani e disabili cui comunque resta assicurata l’assistenza alla persona attraverso il servizio di ADI.