Ordinanza di esecuzione di misura cautelare in carcere con l’accusa di tentato omicidio, concorso in tentato omicidio e possesso d’arma da fuoco per due soggetti – entrambi tarantini, rispettivamente di 54 e 58 anni – che il giorno 2 luglio avrebbero cercato di attentare alla vita di un uomo di 32 anni.
Quella mattina, in via Cesare Battisti, intorno alle ore 10:30, furono sparati circa 4 colpi di arma da fuoco e la Polizia, immediatamente allertata dai familiari del soggetto bersaglio dai colpi, arrivò sulla scena, trovando due bossoli.
L’uomo di 32 anni che era in compagnia di alcuni parenti, non venne raggiunto dai proiettili e riuscì a scappare evitando gravi conseguenze.
Identificato e contattato dalla Polizia, la vittima sembrava essere restia a fornire indicazioni sui propri aggressori, dando elementi frammentari circa i dettagli fisionomici degli attentatori e sostenendo che l’esecutore materiale di questa aggressione – l’uomo di 54 anni – fosse in quella occasione coperto da un casco integrale e dunque impossibile da identificare. I passanti e testimoni del fatto, fornirono indicazioni differenti agli agenti e le videocamere di sorveglianza avrebbero così permesso di svelare l’identità dei due uomini e di identificare entrambi, smentendo quindi la prima versione fornita dalla vittima, in cui dichiarava che l’aggressore fosse impossibile da riconoscere per via del casco.
Il vaglio delle immagini delle videocamere di sorveglianza, oltre che le celle relative alle utenze telefoniche dei due aggressori avrebbe consentito di ricostruire la dinamica in modo chiaro e preciso: l’uomo di 54 anni, avrebbe esploso 3-4 colpi di arma da fuoco, mancando il bersaglio – che prontamente riusciva a sfuggire all’attentato – e in un secondo momento, tenendosi in contatto telefonico con il suo complice, lo avrebbe raggiunto in una strada laterale facendo perdere le proprie tracce.
Attualmente le indagini della Polizia, escludono che l’attentato sia legato alla criminalità organizzata, piuttosto ritengono plausibile l’ipotesi – in via di approfondimento – a contrasti su richieste estorsive, avanzate nei confronti del soggetto bersaglio dei colpi.
(Ph Franceso Manfuso)
Fonte: PugliaPress