“Il rischio che la giunta Melucci sia in totale continuità con quella di Ippazio Stefano, fautrice di guai inenarrabili, è tutt’altro che remoto. Il neosindaco, che ha il dovere di riconoscere il grave stato di decadenza economica, sociale e morale di Taranto, non stia con le mani in mano e si affranchi da subito dall’impronta egemonica data dal governatore regionale Emiliano. Dopo anni in cui la città è stata tenuta al palo dal Pd regionale e nazionale, rimanendo talvolta ostaggio delle liti intestine dei democratici, serve un cambio di rotta deciso e immediato. Taranto ha bisogno di nuove occasioni di crescita, svincolate dall’industria altamente inquinante, di lavoro, di sicurezza, di buona sanità, di cultura, tutto questo attraverso una programmazione pluriennale, sostenuta da importanti risorse. Melucci guidato da Emiliano? Nulla di più facile. Segnali di questo rischio emergono già dalla scelta di alcuni assessori, vicini al presidente della Regione. Il primo cittadino non cada in errore, porti alte la voce e la dignità dei tarantini a Roma come a Bari, su tematiche quali lo sviluppo di porto e aeroporto, l’infrastrutturazione di Taranto, la crescita del turismo, il riscatto dell’artigianato e delle tradizioni locali. Si presti grande attenzione alle bonifiche, al recupero della città vecchia, a tutto ciò che è contemplato dal CIS, e al corretto utilizzo dei fondi, con l’auspicio che molte aziende, in loco, possano lavorare e beneficiare dell’importante occasione. L’amministrazione del capoluogo ionico non sia il servo sciocco di alcuno ma lavori per il bene della comunità”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia, componente della commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.