Per domani 26 luglio 2017, a partire dalle ore 9,00 presso la sala consiliare della Provincia di Taranto, è indetto un Consiglio di fabbrica aperto a tutte le Istituzioni (Parlamentari ionici, Presidente della Regione Puglia, Presidente della Provincia di Taranto, Sindaco di Taranto, Sindaci dei Comuni della provincia di Taranto) per presentare loro le nostre rivendicazioni e costituire un legame e una forte unità di intenti tra lavoratori e cittadinanza.
Ormai dal 20 luglio scorso si è entrati nel vivo della trattativa sindacale con AM INVESTCO e, quanto emerso in questi mesi, non lascia presagire scenari positivi per i lavoratori e per i cittadini.
Ad oggi nessuno conosce nello specifico né il piano industriale né quello ambientale, il quale ha subito ulteriori modifiche attraverso il decreto di aggiudicazione del gruppo Ilva del 5 giugno scorso.
È evidente che questa complicatissima vertenza possiamo vincerla soltanto se riusciamo ad andare oltre i cancelli dell’Ilva, costruendo una piattaforma rivendicativa capace di mettere al centro la questione ambientale, sanitaria ed occupazionale, costituendo anche a Taranto il cosiddetto “fronte popolare” tra mondo del lavoro e cittadinanza sulla scorta dell’esperienza già vissuta e comunicataci dal Vescovo Mons. Santoro.
Fim, Fiom e Uilm, in linea con quanto emerso dagli interventi dei lavoratori durante le assemblee, hanno pertanto predisposto una piattaforma rivendicativa necessaria a rafforzare il percorso unitario già intrapreso dalle organizzazioni sindacali che dovranno gestire la difficile fase di trattativa con Am INVESTCO. Per questo domani 26 luglio alle ore 9,00, presso la sala consiliare della Provincia di Taranto, si è auto convocato il nostro Consiglio di Fabbrica, per affrontare e discutere circa le criticità connesse allo stabilimento Ilva di Taranto, con particolare riferimento ai risvolti ambientali, al mantenimento dei livelli occupazionali e al futuro degli assetti produttivi.
Al fine di rafforzare in modo congiunto l’azione volta a garantire Salute, Ambiente e Lavoro, abbiamo voluto coinvolgere anche tutti rappresentanti dei ventinove Comuni della Provincia di Taranto, insieme ai Parlamentari ionici, al Presidente della Regione Puglia e al Presidente della Provincia di Taranto, affinché possano sostenere presso il Governo l’auspicata costituzione di un Tavolo Nazionale sulla Siderurgia.
Occorre un segnale forte da parte di questo territorio, a tutti i livelli. L’Ilva non è un “problema” della sola città di Taranto. Per questo è necessario un fronte comune dell’intera provincia che, come noi, desidera conoscere quanto prima quali sono gli intendimenti e le scelte del Governo in ordine alla politica dell’industria ionica.
Taranto 25 luglio 2017