Nei giorni scorsi l’assessorato ai servizi sociali del comune di Pulsano ha annunciato l’ apertura di una nuova sede più grande e più confortevole per l’Unitalsi di Pulsano che da sempre si occupa dei problemi dei malati e dei disabili della comunità pulsanese in modo lodevole.
Tale iniziativa seppur importante si scontra con la dura realtà di Pulsano per ciò che riguarda le barriere architettoniche, ovvero tutti quegli elementi costruttivi che impediscono o limitano gli spostamenti o la fruizione di servizi alle persone disabili permanenti.
Ed allora viene da chiedersi, al di là della realizzazione di questa nuova sede, se a Pulsano, tutto sia in regola in questo settore, vista la presenza di spazi pubblici o edifici in cui persistono gravi impedimenti e irregolarità per il comodo uso dei disabili.
Ed ecco quindi che ci scontriamo con la dura realtà di un paese che presenta, al di la di questa nuova confortevole sede unitalsi, non solo carenza di porte, rampe, accessi, bagni e altro per i disabili, ma anche innumerevoli casi di barriere meno evidenti, fra i quali sentieri e strade dissestate o non asfaltate, semafori privi di segnalatore acustico e altro.
Senza parlare del fatto che nulla viene fatto per le disabilità ‘temporanee (una gamba o un braccio ingessato, una gravidanza) che vanno tenute in conto quando si pensa ad uno spazio pubblico e per le c.d. barriere “virtuali”, come siti internet non conformi agli standard di accessibilità.
Ed allora non si può certo essere contenti di questo modo di procedere dell’ amministrazione, perchè a Pulsano le cose non vanno affatto bene in questo ambito.
In paese ci sono molte barriere, e poco si fa per i disabili mancando una corretta progettazione.
Eppure un piccolo intervento realizzato con intelligenza e buon senso potrebbe risolvere tanti problemi.
Un paese civile deve essere non solo pulito, ma rimuovere le barriere non solo per i pulsanesi stessi, ma per tutti quelli che vengono in visita da noi.
Angelo Di Lena