Tre giorni per ritrovare il senso della politica, il sacro fuoco della passione e della partecipazione, per capire se il problema vero di Taranto è la classe politica (sicuramente spesso inadeguata) o è forse anche una comunità (nella sua interezza) non sempre adulta e capace di fare scelte lungimiranti.
È questo l’obiettivo della “Tre giorni di riflessioni” organizzata dall’associazione “Le città che vogliamo” in collaborazione con “Argomenti 2000”, associazione di amicizia politica che fa riferimento all’on. Ernesto Preziosi, che si terrà i prossimi 21, 22 e 23 luglio a Lama dai padri missionari Saveriani e i cui dettagli saranno illustrati dal consigliere regionale Gianni Liviano nel corso di una conferenza stampa che si terrà giovedì 13 luglio, alle ore 11, in via Fiume 12 a Taranto.
“Fate quello che Egli vi dirà”, questo il titolo della tre giorni che prende spunto dal racconto evangelico delle Nozze di Cana allorquando una coppia di sposi (ovvero la comunità in cammino) si trova di fronte alla mancanza di vino (la perdita di ideali, passione, vitalità, amore per il bene comune) ma ritrova la speranza nell’esortazione di Gesù a fare quello che Lui dirà loro: ovvero di portare gli otri pieni di acqua che sarà, poi, trasformata in vino. Ecco la linea guida da seguire: ritrovare gli stimoli e la passione perduta per tradurli in fatti, parole e impegni concreti.
Notevole il parterre dei partecipanti. Ci sarà don Maurizio Patriciello, il prete della Terra dei fuochi, e con lui la giornalista e scrittrice Stefania Limiti, don Ciccio Savino, vescovo di Cassano Jonio che ha realizzato il Progetto della Casa d’Accoglienza, che da ospitalità a donne in difficoltà anche con figli fino a 6 anni e l’Hospice Centro di Cure Palliative “Aurelio Marena”, che ospita ammalati in fase avanzata e non guaribili di cancro. E, ancora, gli onorevoli Luciano Violante e Ernesto Preziosi e don Antonio Panico, presidente del Comitato tecnico organizzatore della sede distaccata Lumsa di Taranto con compiti di coordinamento generale delle attività didattiche e di ricerca.
“Farsi costruttori di futuro, costruire concrete prospettive di diversificazione economica, riscattare un’autentica rigenerazione urbana, che è fortemente collegata alla rigenerazione umana, valorizzare identità condivisa, compattare una città che fa fatica ad essere coesa, riscoprire il gusto di bellezza e felicità queste – spiega Gianni Liviano – sono le sfide a cui siamo chiamati”.