Rompe il silenzio l’onorevole Giancarlo Cito, leader di AT6 Lega d’Azione Meridionale, che decide a mente fredda di analizzare la situazione politica di Taranto a poche settimane dal voto che ha portato all’elezione del sindaco e del consiglio comunale attuali. “Ho preferito aspettare prima di esprimere il mio pensiero sul quadro politico venutosi a delineare all’indomani del voto – spiega l’on. Cito- perché era necessaria la lucidità che a caldo non si riesce ad avere. Intanto ritengo che si debba partire dal dato finale che vede un sindaco eletto per circa 900 voti in più rispetto alla sua antagonista e non con uno scarto tale da far ritenere che non avrebbe potuto vincere lei le elezioni. Se ne deduce che siano stati commessi degli errori, errori prevedibili: nonostante le avvisaglie e i tentativi di correggere il tiro in fase di ballottaggio, qualcuno ha preferito dolosamente ignorarli per continuare in un progetto poi risultato fallimentare. Mi spiego meglio –continua Giancarlo Cito. Se il centrosinistra si è presentato frammentato al primo turno e gli elettori lo hanno bocciato, facendo arrivare secondo il proprio candidato, al secondo turno si è clamorosamente ribaltata la situazione. I cittadini, infatti, si sono trovati davanti un progetto dalle idee confuse che non sapeva né di civismo né di politica, con un centrodestra totalmente assente, o almeno tale doveva apparire agli elettori secondo alcuni, con “Forza Italia” trasformatasi in “Forza Taranto” e con candidati consiglieri nelle liste di appoggio alla candidata sindaco provenienti dalla maggioranza uscente. Quest’accozzaglia di idee, ripeto confuse, ha portato al fallimento e alla sconfitta elettorale. Eppure non sarebbe stata un’impresa impossibile vincere le elezioni, anzi. Bastava farsi due conti. Un dato infatti risulta inequivocabile: AT6 Lega d’Azione Meridionale ha ottenuto quasi il 13% dei consensi col suo candidato sindaco Mario Cito, confermandosi unico baluardo della destra tarantina, non essendosi presentate alle elezioni le liste di Lega Nord e Fratelli d’Italia. Gli altri partiti del centrodestra? Non pervenuti. Ritengo di non parlare solo a mio nome. In questi giorni ho avuto modo di confrontarmi con diversi esponenti politici tarantini, con i quali ho avuto una convergenza di idee. In particolare il consigliere regionale Renato Perrini, che stimo per l’impegno profuso in Regione nelle battaglie che conduce sui temi della sanità tarantina, conviene con me sul fatto che non si debbano più commettere gli errori della scorsa campagna elettorale e che si debba cominciare da subito a lavorare insieme per un progetto comune in vista delle prossime ed imminenti elezioni politiche”.