E’ stato presentato nella sala convegni delle Cantine San Marzano, a San Marzano di san Giuseppe, il Med Festival Puglia 2017 – itinerari culturali in Terra ionica, il festival dedicato alle espressioni del Mediterraneo promosso dall’associazione turistica Pro Loco Marciana. Il 30 e 31 luglio, negli spazi del centro storico, si svolgeranno le due giornate del festival e saranno celebrate le diverse forme di arte: musica, teatro, arti visive, letteratura.
“Il filo conduttore è la nostra cultura caratterizzata dalla minoranza linguistica arbëreshë – ha dichiarato la presidente della Pro Loco Marciana Genny Sapio -; è l’ottava edizione, ci sarà tanta buona musica, numerosi artisti emergenti, un ottimo percorso enogastronomico che premia le eccellenze del territorio, il teatro (il regista Alfredo Traversa proporrà uno spettacolo sul matrimonio arbëreshë), l’arte, i percorsi fotografici, la pittura, il divertimento”. Il 31 luglio, gran finale con il concerto dei Sud Sound System. Massimiliano Giustizieri, vicepresidente della Pro Loco Marciana, spiega che “una kermesse di gruppi musicali importanti precederà il grande concerto dei Sud Sound System, che pensiamo sia il gruppo più adatto a questa manifestazione, per il suo impegno sul territorio. Invitiamo tutti nelle due giornate del festival”.
Un viaggio tra i suoni, le culture, le espressioni del Mediterraneo nel centro storico di San Marzano di San Giuseppe (Taranto), attraverso il recupero della propria identità linguistica. Hanno patrocinato l’evento il Comune di San Marzano di San Giuseppe, la Regione Puglia, la Curia arcivescovile della diocesi di Scutari (Albania).
Il tema del 2017 è “prendere corona”, per confermare un’identità culturale e un’appartenenza storica, culturale e linguistica. Su questo è stata incentrata l’anteprima del Med Festival Puglia 2017.
Nella sala convegni delle Cantine San Marzano si è svolto il convegno su “Le minoranze linguistiche in Puglia: un’opportunità”, anteprima del festival. Tra i temi in discussione, la tradizione linguistica arbëreshë, l’antica lingua parlata a San Marzano di San Giuseppe e in pochi altri comuni dell’Italia meridionale, portata in Puglia dalle comunità albanesi della Morea e della Ciamuria, oggi nell’odierna Grecia, che si stabilirono in Italia tra il XV e il XVIII secolo, in seguito alla morte dell’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Skanderbeg. Il tema “Prendere corona”, in arbëreshë “vëj kurorë”, riporta indietro di cinque secoli quando la cultura ionica incontrò quella della minoranza albanese, che sfuggiva alla furia dei Turchi. Nel dibattito, moderato da Gregorio Talò, il confronto con le altre minoranze linguiste pugliesi: il franco-provenzale di Faeto e il griko della Grecìa salentina. L’introduzione è stata affidata alla presidente della Pro Loco Marciana Genny Sapio. L’intermezzo musicale è stato curato da Katundi Në Zëmbra. I saluti sono stati affidati al sindaco di San Marzano di San Giuseppe Giuseppe Tarantino e al parroco don Cosimo Rodia. Hanno relazionato Vincenza Musardo Talò, storico, socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia; Monica Genesin, professore di lingua e cultura albanese dell’Università del Salento; Marisa Margherita, responsabile dello sportello linguistico di San Marzano di San Giuseppe; Mario Massaro, cultore e studioso di lingua e civiltà arbëreshë; Silvano Palamà, ispettore onorario del Ministero dei Beni Culturali e responsabile del circolo culturale Arci Ghetonia; Giuseppe Cocco, già sindaco di Faenza, cultore e studioso della lingua franco-provenzale; Maria Teresa Alfonso, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Casalini; Loris Castriota Skanderbegh, giornalista e ricercatore storico, S. E. Mons. Angelo Massafra, arcivescovo di Shkodrë-Pult (Albania).
Loris Castriota Skanderbegh, giornalista e ricercatore storico, discendente dell’eroe albanese, ha dichiarato: “Le minoranze linguistiche hanno un valore straordinario e delle peculiarità eccezionali rispetto alla storia, già importante, dei piccoli paesi. C’è una storia che gli arbëreshë possono raccontare, che deriva dalla provenienza, dall’altra parte dell’Adriatico e che ha poi arricchito la terra che li ha ospitati. Un esempio di integrazione e mescolanza culturale che offre opportunità per un turismo colto”.
Il sindaco di San Marzano di San Giuseppe, Giuseppe Tarantino, riferimento pugliese per i tre comuni arbëreshë, ha spiegato che “oggi la minoranza linguistica è difesa con orgoglio, come una grande opportunità. Sono convinto che, collaborando con le istituzioni e con le associazioni, possiamo raggiungere risultati e speriamo che, in Puglia, sia riconosciuta una legge per la salvaguardia della minoranza etnico-linguistica, affinché la lingua possa essere parlata anche nelle scuole e questo patrimonio non sia disperso nel tempo”.
Una lingua “viva”, come spiega Vincenzo di Maglie, presidente parrocchiale dell’Azione Cattolica. In un progetto, nelle attività commerciali e nelle istituzioni, nei giorni del Med Festival “sarà possibile formulare richieste di acquisto e comunicazioni in arbëreshë”.
La Pro Loco Marciana ha ringraziato Cantine San Marzano per aver ospitato l’anteprima del Med Festival. Sarà una delle aziende protagoniste del percorso enogastronomico. Mauro di Maggio, direttore generale di Cantine San Marzano, ha dichiarato: “Raccogliamo l’uva dei nostri contadini, la trasformiamo in vino, che vendiamo per il mondo. La nostra attività è osmotica con il territorio di San Marzano. E’ una comunità molto coesa. C’è il riconoscimento di far parte di una comunità e credere in un progetto. Cantine San Marzano sceglie, così, di dare il proprio contributo ad attività non meramente lucrative, ma che mirino a rinforzare l’identità culturale del territorio”.