È stata inaugurata a montemesola, oggi 30 giugno, L’associazione di volontariato intitolata a Pinuccio Giacobelli, un uomo particolarmente ricordato e importante per la comunità montemesolina. Il presidente dell’associazione, Antonio Ressa, ricorda Pinuccio Giacobelli con profonda stima: “ho avuto modo di conoscerlo sotto molti aspetti, oltre ad essere il mio professore, è stato un caro amico e la nostra complicità mi Ha portato a capire chi fosse davvero quest’uomo”. Per quanto riguarda la mission dell’asdociazione invece, Ressa dice che gli obiettivi sono quelli di organizzare corsi sin da subito: “anche perche prima di istituire questa sede abbiamo organizzato il corso di primo soccorso pediatrico. I soci fondatori di questa associazione sono sei, abbiamo molti iscritti e ringrazio inoltre, L’associazione arcobaleno di statte che da anni collabora con noi sul territorio. Cercheremo inoltre, di collaborare nel migliore dei modi con l’amministrazione comunale, essendo un gruppo di giovani volenterosi che vogliono il meglio per il proprio paese”.
Entusiasta per il progetto anche il sindaco Vito Antonio Punzi: “oggi il territorio raggiunge un obiettivo importante. Questa associazione ha lo scopo di essere presente e intervenire cosi come ha già iniziato a fare questo inverno – e prosegue – Per noi significa molto, è un’associazione che ogni territorio dovrebbe avere. È utile per il bene comune e sta riscontrando ottimi risultati grazie ai molti iscritti che volontariamente vogliono collaborare. Come amministrazione possiamo ritenerci soddisfatti. L’associazionismo è importantissimo ed è stato il presidente dell’associazione arcobaleno di statte che ci ha spronato ad istituire questa Associazione. All’inizio è stata dura, ma molti a questo progetto hanno risposto in maniera decisa. Dedicare questa sede a Pinuccio Giacobelli per me e per i volontari è molto importante , era un uomo che con il suo silenzio riusciva a comunicare. Abbiamo imparato molto da lui, si è dedicato molto a Montemesola, per lui era importante esserci e dare agli altri ciò che aveva dentro. Per lui era importante fare, non farsi notare”.