Le dichiarazioni dai toni ruvidi del collega sindaco di Locorotondo impongono un necessario chiarimento al fine di ripristinare la verità dei fatti. La sua frettolosa, e soprattutto poco obiettiva, analisi del voto a Martina Franca è assolutamente fuorviante, volendo, con qualche forzatura, attribuirgli il beneficio della buona fede. In realtà in diversi passaggi della sua intervista rilasciata ad una testata web locale, appaiono evidenti tutto il suo interesse personale e le sue legittime aspirazioni. Cionondimeno individuare, anche con espressioni gratuitamente offensive, nella persona dell’amico on.le Chiarelli, l’unico responsabile del mancato successo del centro destra martinese è assolutamente irricevibile. E’ proprio vero che, per dirla con il poeta, “La vittoria ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana”! Semmai, viste le premesse, se fosse venuto a mancare il solito impegno di Chiarelli la sinistra avrebbe vinto direttamente al primo turno. La questione è che, chi invoca, a parole, l’unità del centro destra, nei fatti ha operato in direzione contraria e, addirittura, dati alla mano, ha votato per la sinistra! I fatti sono noti. Già alla fine del 2016 Pino Pulito ha deciso di abbandonare il percorso che lo ha visto a lungo al fianco di Chiarelli e Fitto, stabilendo sin da allora di proporre la propria candidatura a sindaco. Tutto legittimo per carità. In politica accade. Chiedere però a mesi di distanza di programmare le primarie ha avuto tutto il sapore della presa in giro. Le primarie del centro destra, in ogni caso, si sono di fatto concretizzate al primo turno e le ha vinte chiaramente Eligio Pizzigallo. A questo punto, visto che le due coalizioni insieme hanno raccolto oltre il 60% dei consensi, la vittoria al ballottaggio era scontata. E invece così non è stato. C’è da chiedersi allora: se si fossero fatte le primarie richieste da Forza Italia e le avesse in ogni caso vinte Pizzigallo come sarebbe andata a finire? Facile immaginarlo! Allora forse sarebbe meglio contenere, o evitare del tutto, certe esternazioni che sicuramente non aiutano a ritrovare l’unità del centro destra. Soprattutto consiglierei al collega di fare valutazioni più serene e soprattutto fondate sulla realtà dei fatti. Chiarelli quando si è sottoposto al giudizio degli elettori ha raccolto consensi enormi, risultando sempre tra i primi degli eletti in occasione delle elezioni regionali. Non credo abbia mai avuto problemi di febbre che potrebbero interessare semmai chi i consensi li raccoglie nel ristretto recinto di un piccolo comune. Un po’ di sana modestia aiuterebbe.
Avv. Dario Iaia
Vice coordinatore provinciale vicario
Sindaco di Sava
Taranto, 28 giugno 2017