«Con la vittoria della coalizione di centrosinistra, guidata da Melucci, vince il campo alternativo al centrodestra, ai populismi e all’antipolitica».
È quanto dichiara l’onorevole Ludovico Vico, all’indomani dell’elezione a sindaco di Taranto di Rinaldo Melucci.
«Questa vittoria – spiega il deputato Dem – chiude una lunga stagione di trasversalismo, riconsegnando al centrosinistra il ruolo di unica e reale alternativa. Un ruolo che Melucci ha incarnato attraverso l’offerta di una visione di futuro, basata su proposte concrete e non su inutili polemiche ed offese. Da oggi Taranto può aprire una nuova stagione, mirando a diventare una città europea. Per far questo, il sindaco dovrà riconnettere un sistema di relazioni, partendo dalla creazione di un ponte per Taranto, fra Governo nazionale e Governo regionale».
Melucci vince con 26.913 preferenze (pari al 50,91% dei voti), lasciando dietro di sé Stefania Baldassari con 25.955 preferenze (pari al 49,09% dei voti). L’affluenza è stata del 32,88%. Su 168.695 elettori, quindi, solo 55.473 si sono recati alle urne. Il sindaco, però, ha ottenuto circa 10.000 voti in più rispetto al primo turno, differentemente da Baldassari che ne ha ricevuto 5.000.
«Nonostante la politica della paura non abbia premiato il diffuso populismo, portando alla vittoria il candidato del centrosinitra – evidenzia Vico –, la bassa affluenza alle urne richiede un’analisi approfondita e deve far riflettere e indurre ad impegnarsi affinché i cittadini possano tornare a fidarsi della politica e di chi amministra la cosa pubblica. Questo lo si può far solo attraverso fatti concreti, cominciando dal portare ad unità la città, ricollegando le periferie al centro. Questione rimasta aperta, questa, perché tralasciata dalle passate amministrazioni. Un processo che potrà radicarsi solo ponendo attenzione nei confronti della scuola, della formazione e della sicurezza, nei quartieri periferici. Per facilitare tale processo, ritengo che sia indispensabile ripristinare, anche legislativamente, le circoscrizioni; supporto importante per aprire una finestra sui bisogni delle periferie e della gente. Bisogni che passano necessariamente dalla riconnessione delle istituzioni e del centrosinistra con il mondo del lavoro».
Tante le vertenze aperte nella città di Taranto.
«Sarà compito del sindaco – dice il parlamentare del Pd – seguire con attenzione il processo di ambientalizzazione e quello occupazionale dell’Ilva. Di fondamentale importanza sarà fare riferimento al Cis (contratto istituzionale di sviluppo, ndr), enorme tesoretto che il Governo centrale ha messo a disposizione della città. Una copertura finanziaria che ammonta a € 882.231.277, di cui: € 416.643.730 destinati a infrastrutture portuali e trasporti; € 319.250.759 riservati a sanità e ambiente; € 109.143.788 indirizzati alla rigenerazione urbana, edilizia scolastica e beni culturali; € 37.193.000 destinati alla riqualificazione e all’adeguamento impianti produttivi dell’Arsenale Militare».
«In consiglio comunale – conclude l’onorevole Vico – arriveranno uomini e donne nuovi. Un segnale importantissimo che consegna un messaggio di rinnovamento, non solo alla città, ma anche al Pd, partito più suffragato a Taranto. Questo successo è il risultato del lavoro di tutti: del neo eletto sindaco, del Partito Democratico che ci ha creduto sin dall’inizio, di tutta la coalizione e di coloro che al secondo turno hanno deciso di mettere a disposizione di un progetto condiviso, la propria esperienza elettorale. Con Melucci si apre una stagione del Noi, in una più ampia concezione di Squadra. Il tempo dell’Io autoreferenziale è terminato, avendo la comunità tarantina dimostrato di esserne stanca».