Una città moderna non può fare a meno di gestire la sua sicurezza come bene primario. Questo è un argomento che naturalmente investe altri livelli istituzionali, ma un’amministrazione comunale davvero innovatrice non può che collaborare e diventare parte attiva per un particolare argomento che, si badi bene, è uno dei requisiti indispensabili per rendere una città appetibile proprio a quei nuovi investimenti economici per i quali si dovrà speditamente lavorare.
Una città cablata e organizzata anche dal punto di vista del controllo dei punti sensibili è una città moderna: quando sarò Sindaco per questo darò ampio spazio a un potenziamento del sistema di controllo e gestione delle immagini provenienti dal sistema di telecamere che confluiscono al comando della Polizia Locale, naturalmente interfacciato con Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato.
Una città che deve organizzarsi con le Forze dell’Ordine per, dove è necessario, potenziare i presidii delle stesse, come accadrà fra poco con il trasferimento nella centro storico di Taranto di una Stazione dei Carabinieri.
Taranto città solidale certo, ma organizzata e sicura. A tutti in Italia e nel mondo dovremo trasmettere l’immagine e la sostanza di un territorio dove è possibile creare economia o anche solo visitarlo in piena tranquillità.
Taranto città efficiente, dove legalità e trasparenza siano bene comune e normale di un luogo che deve tornare ad essere centrale non soltanto dal punto di vista geografico nel Mediterraneo.
Per questo mi piace ringraziare quanti nelle Forze dell’Ordine e in Magistratura lavorano per la nostra sicurezza. Oggi la sfida, l’ho detto ripetutamente, si vince tutti assieme ma con una scelta di fondo che non può che essere la legalità.
Del resto proprio nelle recenti visite della nave da crociera abbiamo avuto l’esempio di come, quando i rapporti tra le istituzioni funzionano, i turisti abbiano potuto visitare la nostra città in piena tranquillità.
Ecco la Taranto per la quale dobbiamo lavorare. Aperta, sicura ed efficiente. Dove il confronto e la polemica possano diventare sprone e pungolo, mai, come purtroppo già accaduto, immobilismo e rassegnazione.