Stanno terminando in questi giorni le assemblee per discutere dello scenario Ilva a seguito dell’aggiudicazione del gruppo e della successiva firma del contratto avvenuta venerdì scorso tra i Commissari ed AM Investco Italy.
Ciò che emerge tra i lavoratori è il forte richiamo al Governo perché in questa partita resti, nonostante l’aggiudicazione, garante del processo di risanamento ambientale e della salvaguardia dei livelli occupazionali del gruppo Ilva.
Si ribadisce la totale indisponibilità di FIM FIOM UILM e dei lavoratori a licenziamenti e che nessuno sia lasciato indietro (bad company) avendo già la città pagato a caro prezzo la presenza della fabbrica e non potendosi permettere di pagare anche dal punto di vista occupazionale.
Rendere chiari fin dal primo confronto che avverrà con la nuova proprietà quali siano gli obiettivi di produzione e quali saranno gli investimenti per innovazione impianti tubifici compresi.
Rimarchiamo l’importanza dell’utilizzo di nuove tecnologie che puntino a minimizzare l’impatto ambientale della produzione. Il rispetto in toto del piano ambientale non sarà merce di scambio nella trattativa ma va realizzato tutto e nei tempi più brevi possibili.
Continuiamo a non volere un Ilva “a prescindere”.
Taranto, 19/06/2017
FIM – FIOM – UILM