La nomina del 13 giugno scorso a Commissario Regionale della Puglia di “Rivoluzione Cristiana” è per Alessandro Saracino senza dubbio l’inizio di una sfida entusiasmante. “Nelle prossime ore bisognerà prendere delle decisioni rilevanti per quel che riguarda i nomi di coloro che dovranno occuparsi di costruire rapporti importanti, all’interno del partito, mirati a mettere in campo energie che possano contribuire a rendere migliore un territorio che attende da troppo tempo. Taranto merita certamente di più. Viene, ormai da anni, veicolata una immagine sempre e comunque negativa; i problemi ambientali, come quelli occupazionali, ci sono e vanno risolti, ma Taranto è anche altro”. Il Coordinatore regionale di “Rivoluzione Cristiana” passa velocemente ad occuparsi del voto di domenica scorsa: “Al primo turno, abbiamo sostenuto un candidato sindaco che non aveva una precisa connotazione politica. Oggi, in vista del ballottaggio, ci troviamo di fronte due opzioni: quella sostenuta dal centrodestra e l’altra rappresentata dal centrosinistra. La verità è che non ci interessa il colore politico del progetto, ma la validità dello stesso. I partiti devono essere rinnovati, ben gestiti, devono nutrirsi di buone idee, ma vanno sempre rispettati. Noi, forza politica nuova, chiediamo al candidato sindaco Stefania Baldassari di illustrare concretamente qual è il suo progetto per questa città. Siamo comunque aperti al dialogo con entrambi i candidati perché abbiamo a cuore il futuro di Taranto.” Alessandro Saracino, tarantino di nascita, ha vissuto per molti anni nel capoluogo di Regione, ma di recente ha scelto di tornare nella sua città, consapevole della delicatezza del momento. “In questo periodo Taranto ha bisogno di confronto, attenzione, competenza: per questo ci auguriamo che, alla guida della città, ci siano manager politici capaci di sbloccare l’economia jonica, ormai stagnante”. Alessandro Saracino infine ringrazia il Segretario Nazionale, Gianfranco Rotondi, e il Coordinatore Nazionale di “Rivoluzione Cristiana”, Giampiero Catone, per la fiducia dimostrata.