Si è concluso positivamente un caso giudiziario che ha visto coinvolto Federico Franciosa, un operaio dell’Ilva Spa in amministrazione straordinaria che in data 4 novembre 2016 si è visto recapitare un licenziamento per giusta causa per reiterate assenze ingiustificate.
“L’operaio è caduto dalle nuvole perchè aveva ricevuto una comunicazione di sospensione dell’attività lavorativa per collocazione in solidarietà – spiega l’ Avv. Mario Soggia, USB -. Pensando che si trattasse di un equivoco ha fatto notare al suo datore di lavoro l’errore in cui era incorso, ricevendo però soltanto conferma del provvedimento espulsivo. Anche dinanzi alla Sezione Lavoro del Tribunale di Taranto cui l’operaio è ricorso, la Ilva Spa ha sostenuto la tesi dell’assenza ingiustificata, in assoluto contrasto con l’originale della comunicazione che pur aveva inviato all’operaio di collocazione in solidarietà. Il Giudice dott. Cosimo Magazzino ha però accolto la tesi dell’ operaio, dichiarando l’ assoluta insussistenza del licenziamento ed ha ordinato l’ immediata reintegrazione dello stesso nel suo posto di lavoro con condanna di Ilva Spa al pagamento di tutte le retribuzioni e di tutti i contributi previdenziali dal licenziamento illegittimo all’effettivo reintegro”.
L’USB si dichiara soddisfatto del reintegro del collega Federico Franciosa, licenziato ingiustamente. “Finalmente la giustizia è stata fatta. Crediamo che il provvedimento del giudice sia più che giusto e dia finalmente un segnale di verità verso i lavoratori – spiega Franco Rizzo, coordinatore USB Taranto -. Infatti Ilva ha preso la palla al balzo della solidarietà per poi provvedere al licenziamento dei lavoratori stessi. Un gioco alquanto ipocrita. Questa sentenza ci dà speranza per un’altra causa, quella di Santino Ungaro della VIS vigilanzia, licenziato per un’altra situazione di ingiustizia legata alla legge 104, di cui domani avremo la sentenza. Ci aspettiamo un’altra bella notizia”