“Così non si può più andare avanti. Mi prenderò carico di questa situazione e farò di tutto per risolverla”, così Pino Lessa già Direttore ACI ed ora candidato nella corsa a primo cittadino di Taranto.
Il problema è la situazione logistica ed organizzativa del Palazzo di giustizia di Via Marche. La soppressione delle sezioni distaccate dei Tribunali (Martina, Manduria, Grottaglie Ginosa) avvenuta con decreto legislativo del 2012 (n.155), ha concentrato tutto il contenzioso presso il Palazzo di Giustizia di via Marche.
Si è creato un unico contenitore che già, prima dell’accorpamento, non era sufficiente a far fronte alle necessità giornaliere. A questa situazione deve aggiungersi che, a causa della spending review, è stato interrotto il rapporto contrattuale relativo all’immobile di viale Magna Grecia, già sede di parte degli Uffici della Procura, con contestuale trasferimento dei predetti Uffici presso il Palazzo di giustizia di Via Marche.
E’ chiaro che allo stato la situazione è divenuta davvero insostenibile in quanto non solo gli spazi interni dello stabile sono insufficienti ad accogliere il flusso di persone che, quotidianamente, frequenta il Tribunale ma, anche gli spazi esterni adibiti a parcheggio sono veramente limitati. Si è creata una situazione al limite della vivibilità anche per i residenti della zona.
Per quanto riguarda la situazione interna, la Sparatoria all’interno del Tribunale di Milano del 9.4.2015 costata la vita ad un Avvocato, un Giudice ed un Imputato dovrebbe far riflettere sulla sicurezza all’interno del Palazzo di Giustizia di Taranto e la situazione attuale certamente non depone a favore. L’insufficienza di spazi e personale purtroppo rende lo svolgimento del udienze poco decoroso e assolutamente insostenibile il lavoro delle cancellerie.
Per quanto concerne la situazione esterna, va sottolineata l’estrema difficoltà delle oltre 4000 persone tra Avvocati, Dottori e di tutti coloro che a vario titolo (CTU, Ausiliari dei Giudici ed Utenti) devono raggiungere da tutta la provincia il Tribunale di Taranto, per consentire il normale svolgimento dell’attività giudiziaria.
La situazione è resa ancora più complicata da una Circolare del Ministero degli Interni che inibisce il transito e la sosta dei veicoli dei non addetti.
Il Presidente del Tribunale ha adottato misure dirette ad inibire l’accesso alle predette aree di transito e sosta, da una parte per ragioni di pubblica sicurezza e dall’altra, per consentire la sosta dei veicoli di tutti quei dipendenti (Funzionari e Magistrati) provenienti dalle sezioni distaccate, e degli agenti di P.G., nel frattempo trasferiti in altre sedi, al fine di poter raggiungere e sostare nelle predette aree per esigenze di servizio.
I problemi che si sono creati sono quindi molteplici.
“La Soluzione potrebbe essere il Rilancio di una vecchia idea, mai abbandonata, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, oggi, sposata indistintamente da tutti i Dirigenti degli Uffici Giudiziari (Presidenza della Sezione distaccata di Corte d’Appello, Presidenza del Tribunale, Avvocato Generale dello Stato, Procuratore della Repubblica, Dirigenti di tutte le Cancellerie) che comporta il trasferimento di tutti gli Uffici del Penale presso i locali, oggi in stato di abbandono, della vecchia sezione di Corte d’Appello, in Via Cannata; trasferimento che sarebbe reso peraltro possibile da risorse esistenti per l’edilizia giudiziaria sul territorio presso il Ministero – spiega Pino Lessa.
Ci sono però una serie di ostacoli da superare dettati da tutte quella attività burocratico-amministrative dirette”. Intanto sarebbe necessario che il Comune rinunziasse al comodato in essere, evitando l’onere di custodire l’immobile oggi ridotto ad una tana di topi ed un nido di colombi.
Inoltre la Provincia dovrebbe concedere il plesso al Ministero della Giustizia in comodato gratuito per i futuri 99 anni. “Bisognerebbe anche attivarsi per ottenere i fondi ministeriali esistenti per il recupero dell’edificio e il riadattamento alla sua destinazione”, va avanti Lessa.
I vantaggi di questa operazione sarebbero diversi in quanto il palazzo di Giustizia sarebbe decongestionato dall’attuale eccessivo carico di lavoro e le aree di sosta aumenterebbero a vantaggio non solo dell’utenza, ma anche di coloro che frequentano il Tribunale per motivi di lavoro. Per non parlare dei cittadini del quartiere che, oggi, vivono uno stato di disagio a causa dell’eccesivo numero di persone che frequentano la zona del Tribunale. Sicuramente bisogna consentire ai residenti del quartiere una maggiore vivibilità. Sarebbe anche necessario consentire ad Avvocati e Ausiliari del Giudice di sostare a tariffa agevolata (un euro sino alle ore 16) nelle aree di parcheggio interessate dalle strisce blu vicine al Palazzo di via Marche, riportando così l’area circostante il tribunale alle condizioni di traffico normale. Senza considerare che si comincerebbe ad attuare quel progetto che prevede l’avvicinamento alle periferie nella condivisione di spazi e servizi.
Ancora una volta il candidato Lessa non si limita alle parole ma passa ai fatti concreti.