Vendita Ilva, Taranto non può più aspettare. Troppe volte la nostra città ha ricevuto il dopo, a danno della salute, della sicurezza e dell’ambiente. Non possiamo più accettare, da cittadini e anche da candidati a sindaco, ancora una volta un rinvio. È impensabile dover ancora ricevere da parte del Governo, un comportamento simile nei confronti della nostra città. È come se il problema lo si volesse trascinare. Un’indifferenza inaccettabile. Un atteggiamento che ritengo superficiale e di cattivo gusto verso tutti noi. A questo punto, se le voci che circolano risultano vere, invito tutti gli altri candidati a sindaco a protestare direttamente dal ministro per lo sviluppo economico Calenda. Poichè avete sempre dichiarato di essere pronti a fare “battaglie sante” a favore della città e dei tarantini ,forse questa è l’occasione per dimostrare che le vostre non sono solo parole. Organizziamo uno o due pullman a testa, “perdiamo” anche una giornata di campagna elettorale e andiamo a Roma a protestare.
Invito che rivolgo a tutti coloro che vogliono intraprendere questa “battaglia”, a favore di tutti noi cittadini e della nostra Taranto. Questo clima di incertezza non favorisce nessuno. Questa mancanza di attenzione pesa come un macigno che non vogliamo più sopportare. Troppi sono stati gli anni di silenzio. Troppe sono state le mancanze. Troppi i rinvii. Muoviamoci, non è più il tempo delle parole. Ora è il tempo del fare. A rischio di far saltare le elezioni comunali: Taranto viene prima di tutto. Penso che i tarantini e Taranto meritino almeno questo.