“Nel corso del question time che si terrà domani in commissione Affari sociali alla Camera dei Deputati, chiederò al ministro della Salute di esprimersi in merito all’emergenza sanitaria vissuta da anni dalla città di Taranto, affrontata sino ad oggi dalla Regione con colpevole superficialità, e alla necessità di potenziare un sistema di cura e assistenza particolarmente lacunoso. Ritengo che la gestione dell’ASL del capoluogo ionico, operata dalla Regione Puglia, debba essere posta sotto il diretto controllo dello Stato. Una misura eccezionale che consentirebbe interventi più rapidi, mirati ed incisivi”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola del Gruppo Misto, firmataria dell’interrogazione a risposta immediata insieme all’onorevole Mario Borghese.
“I dati ufficiali del Registro tumori parlano chiaro, a Taranto ci si ammala molto di più che nel resto d’Italia di mesotelioma e di carcinoma epatico, vescicale e polmonare – prosegue la deputata –. Studi eseguiti dall’Istituto superiore di sanità riscontrano gravissimie criticità per i bambini, quelli ricoverati per malattie respiratorie sono +24%; le morti per tumori entro il primo anno di vita sono + 21%, tra i 0-14 anni + 23%. Appurata la stretta relazione tra inquinamento industriale e malattia, e considerando che la produzione industriale continuerà ad insidiare la salute dei cittadini, il sistema sanitario locale deve essere debitamente potenziato, per consentire ai tarantini di potersi curare. Dal ministero mi attendio una risposta nel segno della responsabilità”.