La sede di Taranto di Cia Agricoltori Italiani di Puglia ha organizzato, come avviene ormai da oltre dodici anni, la visita di studenti degli istituti comprensivi di Castellaneta presso alcune aziende agricole e i laboratori di cucina.
Il progetto di Cia Agricoltori Italiani di Taranto mira proprio a invertire la tendenza: portare in campo gli studenti per fargli conoscere da vicino dove si coltiva e cresce la frutta e la verdura.
Per i giovani studenti della scuola elementare dell’Istituto Comprensivo “Pascoli Giovinazzi” di Castellaneta, il progetto ha avuto anche un’appendice culinaria; infatti gli alunni sono stati i protagonisti di una visita guidata nelle aziende Errico, Falciglia e Marazia, nel territorio di Castellaneta, alla scoperta di prodotti come fragole, fave e carciofi.
Così hanno scoperto in prima persona come nascono questi prodotti, come avviene la loro lavorazione, il confezionamento ed i passaggi successivi che li porteranno sulle tavole dei consumatori.
Dopo le visite in azienda, questo gruppo di alunni pieni di entusiasmo si è trasformato in una brigata di junior master chef, animando le cucine della casa del gusto, struttura realizzata con risorse europee dal Gal “Luoghi del Mito” negli ambienti del Castello Stella Caracciolo di Palagianello.
Carciofi e fave, si sa, da soli rendono ben poco: ecco, allora che, dietro la sapiente guida di uno chef vero e delle volenterose insegnanti Carmela Losito e Melita Ciulli, gli studenti hanno imparato una lezione nuova dietro l’altra; prima di tutto come si impasta e come si “tira” la pasta fresca, cavatelli in particolare; poi come si tagliano gli ortaggi, come si puliscono fave e carciofi, come si prepara un dolce a base di carote. Lo stesso baccello che contiene il frutto delle fave è stato trasformato in piatto da degustare. Insomma, i fondamenti della cucina per comprendere che dai campi alla tavola, spesso, il passo è molto più breve e semplice di quel che appare.
Che poi è la lezione delle lezioni che arriva da questo progetto, che in oltre dieci anni di vita ha svelato a centinaia di ragazzini il tesoro della biodiversità nostrana. Facendo un favore a loro e uno ai produttori e alle eccellenze produttive del nostro territorio.
La lezione, però, la imparano anche le istituzioni. Grazie a questo progetto infatti, scuola e amministrazioni pubbliche in questi anni hanno arricchito anche il loro bagaglio, perché sono stati in grado di offrire ai giovani studenti una didattica più inclusiva e affascinante e la conoscenza più approfondita del territorio, che poi è conoscere se stessi. Certo, con qualche risorsa in più questi progetti potrebbero essere usuali e non eccezionali. Ma per chi è abituato a fare i conti con il ciclo della natura, una buona semina dà sempre ottimi frutti.