L’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Paisiello” è un irrinunciabile presidio culturale che la nostra città non può permettersi di perdere: la nostra classe dirigente, politica e istituzionale, deve vigilare e adoperarsi affinché i nostri talenti musicali in futuro possano continuare a studiare e formarsi in loco.
In tal senso saluto con favore l’impegno del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, che nella giornata di ieri ha proposto, in sede di audizione presso la VII Commissione Cultura del Senato sul Decreto Enti locali, lo scorporo del riordino degli istituti di Alta Formazione da quello della statizzazione.
Questo rappresenterebbe un passaggio fondamentale nel percorso verso il trasferimento allo Stato del “Paisiello”, con la conseguente stabilizzazione definitiva del personale che da circa due anni è in mobilità, procedura eccezionalmente sospesa solo fino al termine del corrente anno accademico.
Con il passaggio allo Stato, soprattutto, in futuro si garantirebbe ai nostri giovani talenti musicali di poter studiare e formarsi in loco, senza dover “viaggiare” per raggiungere i conservatori ubicati in altre province.
Dobbiamo far sì che, anche nel campo artistico, i nostri giovani talentuosi non vadano via da Taranto, e in tal senso la prossima Amministrazione comunale dovrà impegnarsi per creare le condizioni affinché a Taranto vengano realizzate le infrastrutture e i contenitori culturali in cui i nostri artisti possano esprimere la loro creatività e sperimentare.
A tal riguardo non posso non chiedermi come mai negli ultimi anni l’Amministrazione comunale a guida Stefàno non sia riuscita a velocizzare e concretizzare le procedure amministrative per realizzare un polo culturale nei “Baraccamenti Cattolica”. In questa area, infatti, strategicamente ubicata nel centro cittadino, dopo una adeguata ristrutturazione potrebbero essere ricavati numerosi locali per le associazioni e i gruppi culturali e artistici locali, nonché un teatro che potrebbe ospitare centinaia di spettatori!
Dopo lustri di stallo l’Amministrazione Stefàno è invece riuscita a far partire la ristrutturazione del Teatro Fusco, ma non posso non chiedermi altresì chi gestirà questo contenitore culturale nel pieno centro cittadino: sarà “valorizzato”, come a gennaio avrebbe affermato il Sindaco Stefàno alla stampa, dal Teatro Pubblico Pugliese?
Dovremo assistere a un nuovo caso di colonizzazione del nostro territorio da parte dei “cugini baresi” che, aeroporto docet, hanno usato, o meglio dire abusato, della nostra città a loro uso e consumo?
Non dobbiamo permetterlo, perché è fondamentale che tutti i nostri contenitori culturali siano gestiti dai Tarantini e servano innanzitutto per ospitare le produzioni realizzate in loco dai nostri talenti, i tanti artisti locali che devono poter lavorare ed esprimersi nella loro città.
A Taranto la cultura può e deve rappresentare uno degli assett principali per lo sviluppo di una nuova economia, perché nel nostro Paese ogni euro investito nella cultura su un territorio può arrivare a generare 2 euro di guadagno, la media nazionale è di 1,7 euro.
La prossima Amministrazione comunale dovrà vigilare affinché questi euro vengano spesi nella nostra città e, soprattutto, che i loro benefici rimangano tutti sul suo territorio e non prendano altre strade!
Floriana de Gennaro