Nella tarda serata di ieri, i militari della Stazione di Massafra e del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri, al termine di serrate indagini, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, B.A.,31enne massafrese, con precedenti, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno in quel centro.
L’uomo, alle precedenti 17.45, in piazza Vittorio Emanuele di Massafra, per motivi da ricondurre verosimilmente a pregressi contrasti personali, esplodeva alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un altro pregiudicato 37enne del posto, anch’egli sottoposto alla medesima misura di prevenzione che, a bordo di una bicicletta, transitava nella predetta piazza. Uno dei proiettili colpiva accidentalmente il lunotto posteriore di un’autovettura in transito, su cui viaggiava una famiglia e le schegge di vetro causavano lievi lesioni ad una giovane che sedeva sul sedile posteriore.
Le immediate indagini condotte dai militari della Compagnia Carabinieri di Massafra, articolatesi mediante un accurato sopralluogo, che consentiva di recuperare alcuni bossoli di piccolo calibro (6,35) nonché due ogive; l’escussione di testimoni e la visione delle immagini delle telecamere di video-sorveglianza presenti nell’area, hanno permesso, nel corso della nottata, di ricostruire l’intera dinamica, consentendo l’identificazione e la successiva cattura dell’autore della sparatoria.
Contestualmente, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria tarantina, per il reato di favoreggiamento personale, il 37enne obiettivo dell’azione di fuoco che, in maniera del tutto reticente, non ha inteso riferire alcuna utile informazione ai Carabinieri. B.A, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica del capoluogo jonico, dott.ssa Ida PERRONE, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Taranto e dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio, porto abusivo di arma clandestina ed esplosione di colpi in luogo pubblico, oltre che di violazione della sorveglianza speciale.