I Carabinieri della Stazione di Marina di Ginosa (Ta), hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di tentata estorsione e minaccia aggravata, R.A.M e F.A.A, entrambi venticinquenni, già noti alle Forze dell’Ordine, di nazionalità rumena senza fissa dimora, domiciliati in Ginosa (Ta) alla frazione Marina di Ginosa.
Le indagini hanno avuto inizio quando, i Carabinieri di Marina di Ginosa hanno ricevuto una telefonata da parte di un rumeno, domiciliato in un comune dell’hinterland barese, il quale riferiva di essere stato vittima di un furto. L’uomo denunciava ai militari che, a seguito dell’evento, avvenuto alcuni giorni addietro presso la propria abitazione, aveva contattato i due connazionali, i quali, per la restituzione della refurtiva, consistente in un motociclo, un casco, un laptop, due casse acustiche ed un decoder, pretendevano il pagamento della somma di € 300,00. I malfattori, dopo la trattativa, davano appuntamento alla vittima in una contrada di Marina di Ginosa, intimandole di presentarsi ovviamente da sola e con al seguito il denaro richiesto. Gli operanti invitavano la vittima a recarsi in caserma per dare inizio all’attività investigativa sul tentativo di “cavallo di ritorno”. Raccolta la denuncia, i militari approntavano un articolato servizio di osservazione, controllo e pedinamento al fine di monitorare i movimenti degli autori dell’estorsione. I Carabinieri, in abiti civili, attesa la consegna del denaro da parte dell’uomo, minacciato anche di morte con un taglierino qualora avesse informato i Carabinieri, intervenivano e bloccavano i due malfattori sorprendendoli con il denaro in mano.
La refurtiva, recuperata all’interno di una monovolume in uso ai due rumeni, è stata restituita all’avente diritto mentre l’autovettura è stata sequestrata. Nel corso della successiva perquisizione di un locale in uso agli arrestati i militari rinvenivano diversi oggetti, tra cui alcuni telefoni cellulari, uno scooter e svariati cavi elettrici in rame, su cui sono in corso ulteriori accertamenti per stabilirne la provenienza.
I due rumeni, arrestati in flagranza di tentata estorsione e minaccia aggravata, dopo le formalità di rito, su disposizione del P.M. di turno, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Taranto.