
I militari del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Manduria hanno tratto in arresto in flagranza di reato di concorso in tentata estorsione i germani Rossi Giorgio e Marco, entrambi 40enni, censurati, originari di Manduria.
Le indagini hanno avuto inizio nella serata di martedì 08.02.2017 quando un anziano pensionato di Manduria, mentre si trovava nella sua abitazione a San Pietro in Bevagna, frazione di Manduria (TA), era rimasto vittima di una rapina ad opera di tre ignoti individui che, col volto travisato, dopo averlo minacciato, lo costringevano a consegnare loro 100 euro in contanti nonché l’autovettura condotta dalla vittima. I malfattori, prima di allontanarsi, facevano intendere alla vittima che per riavere indietro l’auto avrebbe dovuto consegnare loro del denaro e, pertanto, gli davano appuntamento la mattinata successiva in una piazza del centro messapico. I militari del N.O.R. di Manduria approntavano un articolato servizio di P.G., capillarmente diffuso nelle aree limitrofe al luogo ove, verosimilmente, si sarebbe dovuto verificare l’ultimo atto del classico “cavallo di ritorno”. Per tali ragioni si decideva di monitorare anche i movimenti dell’anziano, al fine di reprimere la probabile azione estorsiva oltre che per tutelare la vittima. I sospetti si facevano più concreti quando gli operanti, nelle prime ore della mattinata del 09.02.2017, vedevano transitare ROSSI GIORGIO, noto pregiudicato del posto

già gravato dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S., che, con fare guardingo, avvicinava l’anziano signore e si intratteneva a conversare per pochi istanti, prima di allontanarsi dalla piazza. A quel punto si decideva di procrastinare l’azione di discreta sorveglianza dei movimenti della vittima. I sospetti dei militari si rivelavano presto fondati: difatti alle successive ore 16.00 circa una pattuglia in abiti borghesi dell’Aliquota Operativa di Manduria notava ROSSI GIORGIO percorrere a piedi una strada della frazione balneare di San Pietro in Bevagna. Il predetto, alla vista dei militari, cambiava repentinamente direzione di marcia e subito estraeva un telefono cellulare col quale effettuava una chiamata. Pochi minuti dopo i militari intercettavano, nella medesima località balneare, l’autovettura oggetto di rapina condotta dal pregiudicato ROSSI MARCO, fratello gemello dell’anzidetto ROSSI GIORGIO, con a bordo l’anziano pensionato vittima di rapina. L’uomo, alla vista dei militari, scoppiava in un pianto liberatorio, evidentemente scosso dalla gravità degli eventi che aveva dovuto subire in quelle ore. In ogni modo, bloccata l’auto, di lì a poco sopraggiungeva anche ROSSI GIORGIO, prontamente identificato e accompagnato negli uffici della Compagnia Carabinieri di Manduria assieme al fratello. I militari riuscivano a ricostruire gli accadimenti che avevano coinvolto l’anziano pensionato e che lo avevano visto vittima di un tentativo di estorsione finalizzata a sottrargli denaro per riavere l’autovettura che gli era stata rapinata la sera precedente.
Si appurava, infatti, che alle ore 15.00 era stato contattato telefonicamente da ROSSI GIORGIO il quale gli intimava di recarsi presso l’abitazione di ROSSI MARCO per riavere l’autovettura. La vittima, convintasi del fatto che un eventuale diniego da parte sua avrebbe fatto sfumare la possibilità di rientrare in possesso del suo bene ed intimorito per eventuali ritorsioni che i due soggetti potevano mettere in atto, decideva di raggiungere l’abitazione di ROSSI MARCO. Quest’ultimo prima lo accoglieva in casa e poi gli inveiva contro con tono minaccioso per evitare che si rivolgesse ai Carabinieri. Allo stesso tempo dettava le condizioni per riavere indietro la sua macchina: trecento euro in contanti. L’anziano, spaventato ed impaurito, decideva di sottostare alla richiesta accordandosi per consegnarli dapprima 100 euro, altrettanti il giorno dopo e un’ultima “rata” la settimana successiva. A quel punto ROSSI MARCO conduceva la vittima al luogo di occultamento dell’autovettura e, messosi alla guida, assieme all’anziano si dirigeva verso la frazione di San Pietro in Bevagna dove li attendeva ROSSI GIORGIO che li aspettava per la consegna del denaro. È proprio in quel frangente che, provvidenziale giungeva la pattuglia dei Carabinieri che interrompevano l’azione criminosa in flagranza.
Alla luce degli esiti investigativi e delle risultanze probatorie raccolte i due fratelli, dichiarati in arresto, venivano associati presso la casa circondariale di Taranto su disposizione della A.G..
Indagini tuttora in corso per risalire agli autori della rapina del giorno 8 u.s.