Licenziamenti “di gruppo”, sfruttando un’interpretazione della legge 104/92 in maniera errata. È ciò che è accaduto presso l’istituto di vigilanza VIS di Taranto. Infatti una serie di lavoratori, si sono visti recapitare delle lettere di licenziamento, perché “scoperti” a fare altro, nella giornata di assistenza del parente disabile. Ma esiste una sentenza, la n.54712/16 del 23-12-2016, con la quale la Corte di Cassazione ha fatto chiarezza sulla rumorosa questione della Legge 104/92, stabilendo che “non vi è l’obbligo di assistenza continuativa nelle 24 ore”. Il lavoratore che usufruisce dei permessi per assistere il proprio parente disabile non è dunque obbligato a restarvi accanto per l’intera giornata, così come era stato erroneamente affermato in precedenza da alcuni giudici. “Una vera e propria caccia alle streghe – affermano i responsabili USB –.che si perpetra anche alle guardie giurate che si trovano all’Ospedale Ss. Annunziata. Infatti, sono partiti dei provvedimenti (addirittura delle multe) anche nei confronti dei lavoratori che si sono resi colpevoli di aver permesso l’accesso al nosocomio ad anziani e portatori di handicap dall’entrata di Via Minniti e non dall’ingresso principale. Esiste una circolare, che autorizza l’ingresso da entrambe le porte, ma evidentemente la VIS non è al corrente. Ci sembra un accanimento alquanto assurdo su cui vogliamo fare luce”. E in merito Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB conferma di aver gia’ portato la questione all’attenzione del direttore generale dell’ASL di Taranto, l’avv. Rossi. “Ci ha assicurato che si informerà e farà chiarezza. Attendiamo delle risposte. Ma di sicuro non resteremo a guardare che queste ingiustizie continuino ad essere messe in atto verso i lavoratori”, conclude Rizzo.