“Da una prima analisi del DL Mezzogiorno, in relazione alla procedura di cessione dei complessi aziendali del Gruppo Ilva, esprimo perplessità sulla rimodulazione del ruolo previsto per i commissari straordinari, chiamati a vigilare sull’attuazione del piano delle misure di tutela ambientale e sanitaria. Ritengo infatti che ai commissari debba essere riconosciuta una responsabilità vera e non solamente di facciata, affinché gli obiettivi possano essere raggiunti pienamente e non a parole. Il decreto deve prevedere provvedimenti incisivi, o ci troveremo, per l’ennesima volta, ad avere perso un’importante occasione. E’ altresì indispensabile dare tempistiche certe per la messa in atto degli interventi di bonifica. Un territorio malato, un ambiente ferito, non saranno mai terreno fertile per ridare slancio ad un’economia ad oggi annichilita”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.
“Altre perplessità riguardano gli annunciati interventi di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola – prosegue Labriola –, per i quali serve una programmazione attenta e mirata. Il decreto non lasci spazio alla libera interpretazione, ma individui linee guida e modalità opportune, si tratti di sostegno al reddito, di reddito di cittadinanza, di sgravi fiscali o di contributi alle attività. Maggiore chiarezza sia fatta anche sulla necessaria realizzazione di interventi di ammodernamento tecnologico delle apparecchiature medico diagnostiche, per consentire alle popolazioni del tarantino di beneficiare di un diritto alla salute costituzionalmente garantito ma che troppo spesso è stato loro negato”.