Si sa, il nostro non è un territorio “abituato” a temperature ed eventi climatici come quelli che si stanno verificando in questi ultimi giorni, dunque in situazioni di neve, la macchina dell’emergenza non è immediatamente predisposta come in altre realtà in cui il fenomeno è più frequente. Montemesola rispetto ad altri comuni dell’arco jonico (vedi Laterza o Ginosa), non ha subito notevoli disagi o danni a causa della neve, ma questo non ha comunque risparmiato la volontà di un gruppo di persone che si sono subito adoperate per liberare le strade comunali dalla neve spargendo sale. Si tratta dei membri del consiglio direttivo della neonata associazione “Pinuccio Giacobelli Onlus”, intitolata al compianto professore, scomparso recentemente e grande icona montemesolina dal punto di vista politico e culturale.
L’associazione tra le sue finalità ha anche quella del servizio di protezione civile. I suoi membri, Antonio Ressa (presidente), Maurizio Sibilla, Gianni Ricci, Stefano Bagordo, Giovanni Scarano e Cosimo Desogus, si sono immediatamente attivati interfacciandosi con la Provincia per un intervento, considerata l’emergenza neve. «Siamo esistenti come associazione da ottobre – ci dice il presidente Antonio Ressa – ancora non disponiamo di mezzi nostri. Ci siamo rivolti alla Provincia e le aziende del territorio sono state autorizzate ad intervenire con i mezzi per pulire le strade e spargere il sale. Questa autorizzazione però riguardava le strade provinciali, noi in maniera volontaria lo abbiamo fatto anche nel paese per evitare disagi alla circolazione».
Le operazioni in paese si sono svolte tra sabato e domenica e anche questa mattina nelle prime ore, il tutto per evitare la formazione di lastre di ghiaccio sul manto stradale e di conseguenza, incidenti e infortuni di vario tipo.
La neonata associazione sta lavorando per essere riconosciuta e introdotta nell’elenco nazionale delle associazioni di volontariato «Occorre che l’associazione abbia un anno di attività» ci dice il presidente. Quindi un anno, affinché raggiunga la “maturità”, anche se, come cita una massima di Albert Einstein “la maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi”.