“Non basteranno di certo 50 milioni di euro per rifondare un sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti e che non consente ai tarantini di fronteggiare le devastanti malattie frutto di un inquinamento ambientale killer, che lo Stato non vuole contrastare efficacemente. Taranto ha bisogno di una soluzione definitiva, che parta dalla creazione di un sistema sanitario ad hoc, slegato dalle logiche regionali, perché una situazione di gravissima emergenza deve essere affrontata con provvedimenti eccezionali. Il presidente Emiliano e il governo nazionale evitino il solito teatrino, non strumentalizzino il dolore degli ammalati, si mettano invece ad un tavolo, e partendo dai dati devastanti delle indagini epidemiologiche, si impegnino a dar vita ad un cambiamento vero”, così l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo in commissione Lavoro per il Gruppo Misto alla Camera dei Deputati.
“Un cambiamento che non può prescindere dal superamento di un’Ilva che uccide – prosegue Labriola –. Il governo ha il dovere di intervenire sugli effetti e sulla causa. L’economia della città ionica deve essere ripensata completamente. Non basterà certamente un anno, serve una programmazione ventennale, che possa ridisegnare completamente un futuro di giorno in giorno sempre più grigio”.