Eseguite 9 ordinanze di custodia cautelare di cui otto in carcere ed una ai domiciliari, disposte dal GIP dr.ssa Valeria Ingenito, nei confronti di 5 imprenditori, 1 dipendente civile della Marina Militare, 1 ispettore appartenente all’Arma dei Carabinieri e la convivente del Comandante della Direzione di Commissariato di Taranto (in stato di custodia cautelare dallo scorso 14 settembre), anch’egli attinto dalla citata ordinanza. Con le predette, salgono a 11 gli arresti eseguiti in venti giorni, nell’indagine diretta dal P.M. – M. Carbone sulle gare d’appalto ed in economia indette da MARICOMMI Taranto. L’accusa è quella di far parte di una associazione per delinquere finalizzata a commettere più delitti di corruzione aggravata e turbativa d’asta, realizzando così un cartello di imprese tra loro collegate per pilotare l’assegnazione a loro favore di tutti gli appalti gestiti dalla direzione MARICOMMI di Taranto, con l’estromissione delle altre ditte concorrenti al fine di assicurarsi illeciti profitti di ingente quantità per un ammontare complessivo di 4 milioni di euro. Sono in corso ulteriori indagini e accertamenti nei confronti del citato sodalizio criminoso.
I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare sono: Giovanni Di Guardo, ex comandante di Maricommi; l’imprenditore tarantino Giovanni Perrone, Valeriano Agliata, già consigliere comunale di Taranto; Vitantonio Bruno, imprenditore (già in carcere da giorni per un’altra inchiesta); Marcello Martire, tarantino, 54 anni; Pietro Mirimao, umbro di Narni (Terni) classe 1943; Paolo Bisceglia, classe 1964, di Milano, residente a Messina; la fidanzata di Di Guardo, la rumena Elene Corina Boicea, classe 1991; ai domiciliari, in quanto non gli viene contestata l’associazione, Paolo Cesari, classe 1963, di Ferrara, residente a Taranto.