“Si scava fra le macerie, nel silenzio, in quel silenzio da me spesso bistrattato e combattuto quando sinonimo di omertà, che qui rappresenta unica speranza per le flebili voci di chi chiede aiuto, sepolto vivo da tonnellate di mattoni, altro materiale edile, arredi ed effetti personali divenuti polvere. Migliaia gli sfollati, che, oltre ad aver perso ogni cosa, devono affrontare, nelle tendopoli allestite in queste ore, temperature notturne che, seppur in agosto, ruotano attorno alla media di 10° gradi”.
Hermes Academy Onlus ed Arcigay Taranto esprimono la propria vicinanza alle comunità colpite dal sisma della scorsa notte e profondo cordoglio per le vittime.
“Assieme al Presidente e al Segretario Nazionali Flavio Romani e Gabriele Piazzoni e ai componenti della Segreteria, ci stringiamo attorno agli attivisti dei comitati territoriali Arcigay di Roma, Perugia, L’Aquila, Pescara, Chieti e Pesaro Urbino, amici ancor prima che colleghi, che dalle prime ore del mattino ci tengono aggiornati sulla situazione dei volontari, delle volontarie e delle famiglie residenti nelle zone”.
Omphalos ci informa che a Perugia non si registrano danni significativi, mentre a Norcia alcuni soci hanno subito danni alle proprie abitazioni. Margo Regoli dall’Abruzzo ci scrive: “Per Chieti e Pescara fino ad ora tutto ok, solo tanta paura e il riaffiorare di brutti ricordi del 2009.
I soci che ho sentito non hanno avuto problemi particolari”.
Jacopo Cesari precisa: “Nelle Marche la situazione è diversa da provincia a provincia, ad Ascoli i morti sembrano essere dieci, danni in provincia di Ancona e Macerata, a Pesaro solamente paura e confusione.”
La grande forza di Arcigay risiede nella presenza capillare sul territorio nazionale e sull’opera costante e quotidiana.
“Ci auguriamo che tragedie come questa canalizzi l’attenzione sulla differenza sostanziale tra le strutture antiche, che resistono, e gli edifici eretti nello scorso secolo, con speculazioni edilizie ai limiti della legalità.
Condividiamo la riflessione dell’architetto Ottavia Voza, componente della segreteria nazionale per le politiche trans e presidente di Arcigay Salerno: “Io non ho paura dei terremoti, che sono il respiro della terra, né della incapacità dell’uomo di costruire risposte adeguate, perché disponiamo di buone normative antisismiche, che però sono sistematicamente inapplicate in modo organico. Questo aumenta la rabbia. Perché in questi casi si pensa sempre all’ineluttabilità degli effetti di eventi di questo tipo. Invece molte di quelle vittime potrebbero essere evitate”.
Hermes Academy e la cellula provinciale Arcigay invitano soci e simpatizzanti alla donazione di sangue, presso le strutture più limitrofe (per la Provincia di Taranto: SS. Annunziata nel capoluogo e centri ospedalieri di Castellaneta, Manduria, Martina Franca; il coordinamento è a cura della rete nazionale Avis, le sacche verranno trasportate dai servizi pubblici), e di beni di prima necessità, mediante le locali Protezioni Civili.
“Il cuore dell’Italia è stato trafitto: è nostro dovere operare per il perseguimento, in via esclusiva, di scopi di solidarietà sociale. Non restiamo inermi! Condividiamo il nostro amore per la vita e condividiamo il pieno del nostro esistere e resistere, nel segno della resilienza” conclude Luigi Pignatelli.