L’agenda del sindaco di Taranto è davvero troppo fitta. Anche a ferragosto non si arresterà il suo interesse sul piano di riordino ospedaliero.
Abbiamo appreso infatti che il 17 c.m. Stefàno incontrerà a Palazzo di Città trenta associazioni di volontariato in ambito sanitario, perché come si legge nella nota “l’ascolto delle associazioni si configura come un ulteriore tassello che completa il quadro della conoscenza delle necessità e dei bisogni della sanità jonica”.
Il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti non configura nell’elenco degli invitati. Forse perché non siamo unicamente un’associazione che si batte in ambito sanitario o forse perché potremmo risultare scomodi in quella sede di pura facciata.
Eppure, a essere precisi, potremmo avere una piccola voce in capitolo, fosse solo per le 18mila firme raccolte per la campagna Rischio Sanitario Taranto. In realtà a noi non interessa partecipare a un incontro organizzato da un sindaco fintamente ignaro del fatto che il piano di riordino, sebbene ancora non a regime, sia già in atto sotto le mentite spoglie del piano di emergenza estivo.
Non abbiamo nessun interesse a trattare sui posti letto o sull’importanza di un nuovo ospedale, quando il problema reale è la mancanza di medici specializzati e il depotenziamento delle strutture e dei reparti, a partire dai Pronto soccorso.
Ci piacerebbe confidare sulla completezza delle informazioni in ambito sanitario che forniranno le associazioni invitate al Comune ma siamo consapevoli che oltre l’associazionismo c’è tutta un’altra parte di Taranto e soprattutto della provincia che vive le attese e gli episodi di malasanità in completa solitudine.
Siamo soddisfatti di proseguire il nostro percorso lontano da spot pre-elettorali e battaglie in campo sanitario iniziate sulla scia della concorrenza.