“La notizia delle dimissioni del direttore dell’Istituto musicale Paisiello, Lorenzo Fico, sono un fulmine a ciel sereno e sono la cifra di come, nonostante un accordo raggiunto e sottoscritto al tavolo di concertazione, convocato dal prefetto di Taranto, Umberto Guidato, tra Governo, Regione Puglia e Provincia di Taranto quest’ultima continui a emettere provvedimenti che, anzichè salvaguardare il prestigioso istituto tarantino, contribuiscono a spingerlo verso il baratro. Tutto questo nonostante gli impegni personali assunti dal presidente Tamburrano”.
Gianni Liviano, consigliere regionale della lista Sindaco di Puglia, attacca a testa bassa. E lo fa un attimo dopo aver letto sull’edizione di Taranto della Gazzetta del Mezzogiorno l’articolo relativo alle dimissioni del direttore Fico. “Una decisione, quella del m° Fico, figlia di una discutibile decisione dei dirigenti della Provincia di Taranto di ritirare il personale amministrativo distaccato nell’istituto Paisiello e di trasferirlo in altri uffici dell’ente”.
Un atto, fa presente Liviano, in controtendenza con quanto sottoscritto al tavolo di concertazione dello scorso settembre quando ministero dell’Istruzione, Regione Puglia e Provincia di Taranto raggiunsero un accordo che prevedeva lo stanziamento di 1 milione di euro a testa per garantire lo svolgimento, in tranquillità, dell’anno accademico nelle more delle procedure di statizzazione dell’Istituto musicale. “Accordo al quale la Regione Puglia – fa presente Liviano che degli incontri sul Paisiello è stato uno dei principali protagonisti – ha tenuto fede prevedendo, e approvando, la cifra di sua competenza nell’assestamento di bilancio. Ritirare il personale in un periodo dell’anno caratterizzato da diverse scadenze quali la definizione delle nuove graduatorie, le nomine dei docenti, la formazione delle classi, la definizione del monte ore, vuol dire condannare di fatto l’istituto Paisiello alla paralisi. Ancora più grave – aggiunge Liviano -, come leggo nell’articolo, sarebbe il fatto che, come denuncia il direttore Fico, l’istituto non può attivare alcun intervento alternativo per poter continuare ad operare perché, pur in presenza delle risorse messe a disposizione dalla Regione, le stesse non possono essere utilizzate in quanto il dirigente competente non ha predisposto l’atto convenzionale che, a rigore di Statuto, regoli i rapporti tra il Paisiello e la Provincia di Taranto”.
Per porre rimedio “a questa ennesima brutta pagina”, Liviano fa appello ai consiglieri regionali tarantini di fare quadrato e di unire gli sforzi per far sì che l’amministrazione Tamburrano “ponga rimedio a questa sua ennesima cattiva figura sul Paisiello”.