Egregio signor Sindaco,
anziché limitarmi in un banalissimo post su facebook, con riferimenti vaghi, che poi qualcuno ti farà leggere, scrivo in questo mio spazio in rete, facendo nomi e cognomi, cosicché tu possa leggermi direttamente.
Il motivo di questa mia lettera, risiede in quanto da te detto questa sera in pubblica piazza, durante il tuo comizio. Qualche giorno fa, ho consegnato ad ognuno dei candidati sindaco, un invito per un pubblico confronto in piazza, alla presenza dei cittadini e dei giornalisti. Ho specificato in quello stesso invito, che io mi sarei semplicemente limitata a presentare gli ospiti, dopodiché avrei passato la palla a quattro giornalisti “veri” (come a qualcuno di qualche associazione piace sottolineare – ma questo è un discorso che affronterò con i diretti interessati nelle sedi opportune). Come dicevo, una volta presentati gli ospiti, le domande sarebbero toccate a quattro giornalisti che ho invitato, che non sono di Montemesola e che non conoscono la vita politica di Montemesola. Io mi sono fatta da parte, e lo avrei fatto a prescindere dalla candidatura di mia sorella Rossana. Lo avrei fatto comunque perché vi conosco tutti.
Bene caro sindaco, oggi nel tuo comizio hai detto che non accetti l’invito a partecipare al confronto, giustificando la partecipazione in trasmissione negli studi di studio 100, poiché in quelle sedi il tutto si è svolto in maniera imparziale. Ecco, questo passaggio mi ha lasciata un po’ perplessa. Perplessa perché da due anni a questa parte (la mia anzianità per quanto riguarda i giornali), ho sempre accolto in maniera puntuale, precisa, obiettiva e spassionata soprattutto, le interviste e le dichiarazioni di tutte e quattro le forze politiche presenti a Montemesola, senza mai ignorare nessuno. Ho scritto e parlato anche di chi è politicamente distante anni luce da me. Quindi, trovo inopportuna la risposta con la quale hai voluto giustificare la tua indisponibilità a partecipare, alla presenza dei cittadini che ti hanno ascoltato, considerato il fatto che, essendoci 4 giornalisti non di Montemesola, il tutto sarà imparziale allo stesso modo. Quindi caro sindaco, le motivazioni saranno sicuramente altre, e ti chiedo di esporle pubblicamente.
L’idea del confronto nasce dal fatto che i cittadini di Montemesola che tra due settimane si recheranno alle urne, hanno necessità di ascoltare dal vivo quanto dicono coloro che si propongono, magari ponendo loro stessi delle domande, su dubbi, su aspetti dei programmi, che è facile contestare da un pulpito quando la controparte non può rispondere.
Poi un’altra cosa sindaco: hai detto anche che non parteciperai al confronto organizzato con regole che non ti piacciono. Preciso che non è stata fissata alcuna regola, sono state semplicemente suggerite coppie composte da candidato sindaco e candidato consigliere, con tanto di dicitura “da concordare a discrezione dei candidati”, dunque non è stato imposto nulla a nessuno.
Questo non significa che tu e il tuo gruppo siate obbligati a partecipare al confronto, per lo meno però, chiedo, visto che l’ho organizzato io con il pieno consenso degli altri candidati, che siano espresse in pubblico, le vere motivazioni e non quelle che sono state fornite, perché semplicemente non sussistono e perché ledono il lavoro che con grande serietà ho svolto negli ultimi due anni e continuo a svolgere anche rischiando; perché ci ho sempre “messo il naso” e non ho scritto mai per sentito dire, come qualche “vero” giornalista di partito.
Distinti saluti,
Elena Ricci