Firmato il protocollo operativo sulla sicurezza e formazione sul posto di lavoro. Formazione e sicurezza dei lavoratori è il concetto che sinteticamente, annuncia una nuova attività che si sta svolgendo a Taranto e che la Prefettura sta seguendo e monitorando con l’INAIL. L’attività formativa si è sviluppata attraverso tre moduli: “Corso apparecchi di pressione”, che ha interessato 82 lavoratori Ilva, mentre ve ne sono 68 in attesa di formazione poiché assenti alle lezioni; “Corso apparecchi di sollevamento”, che ha interessato 301 lavoratori Ilva e 103 sono in attesa di formazione; “Corso rischi ambienti di lavoro” che ha interessato 100 lavoratori Ilva, 168 lavoratori dell’appalto. Per quanto riguarda Ilva ve ne sono 129 in attesa di formazione, mentre per l’appalto 207.
I corsi dell’INAIL con avvio dal 17 giugno 2014, hanno riguardato apparecchi di sollevamento materiali e persone; direttiva macchine 2006/42/CE; attrezzature e impianti a pressione; rischio cancerogeno chimico; rischio chimico; rischio amianto; rischio ambienti confinati. I destinatari dei corsi sono stati responsabili dei servizi di protezione e prevenzione, addetti ai servizi di protezione e prevenzione, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, coordinatori per la progettazione e l’esecuzione dei lavori. Le parti firmatarie invece sono: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare; Regione Puglia; Comune di Taranto; Provincia di Taranto; Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco; Azienda Sanitaria Local Ta/1; Arpa Puglia; Confindustria Taranto; Inail; Direzione Territoriale del Lavoro; Segreterie generali provinciali di CGIL, CISL, UIL; Ilva SpA, e Eni SpA.
L’Inail vuole puntare sulla formazione poiché la ritiene essenziale dal punto di vista della prevenzione. La stessa ha colto una grande collaborazione da parte delle aziende per quanto concerne gli aspetti logistici e di coinvolgimento, lo dice Giuseppe Gigante, Vicario Regionale Inail, il quale sottolinea anche il grande aiuto ricevuto dai sindacati. “Senza l’intervento dei sindacati e senza l’ausilio dei sindacati non avremmo sicuramente raggiunto questo tipo di risultato e siamo ben lieti, perché al di là dell’iniziativa abbiamo delineato un modello che possiamo sfruttare sicuramente anche in altre aziende con altre aziende, ripercorrendo l’analisi dei rischi e gestendo in maniera opportuna quello che serve per evitare che gli infortuni si verifichino.”
Un’attività essenziale e fondamentale che ottempera ad un preciso impegno assunto nel novembre del 2013 quando fu firmato in Prefettura un apposito protocollo importantissimo che riguardava la sicurezza. Terminata questa fase ne riprenderà un’altra e riguarderà un’altra attività formativa in un’altra grande industria oltre l’Ilva, nell’Eni appunto, altro stabilimento importante presente sul territorio tarantino. “I risultati sono senz’altro importanti – spiega il Prefetto dott. Umberto Guidato – e lo scopo è quello di raggiungere livelli standard di sicurezza e formazione di quanti operano non soltanto nello stabilimento ma anche nell’indotto dell’Ilva”.