Il ritorno a Taranto, dopo un solo anno, del simulacro della Madonna di Loreto, ha dato al territorio un’indicazione precisa: caratteristica del popolo jonico è la fede, forte e matura, che, unita alla devozione, ha reso la permanenza della Vergine speciale, perché ricca di calore e senso di accoglienza.
Domenica 22 febbraio, nell’ultimo giorno di permanenza presso la Parrocchia dello Spirito Santo l’arcivescovo di Taranto mons. Filippo Santoro, che con il suo interessamento ha permesso la concessione, per mano della Penitenzeria Apostolica, dell’indulgenza plenaria per tutto il tempo della permanenza del simulacro, ha presieduto la S.Messa alle ore 10.00. Una Celebrazione solenne, ma festosa, caratterizzata dalla presenza delle autorità civili e militari – il Colonnello Roberto Leo, il Colonnello Fazi, il Tenente Colonnello Farina ed il Tenente Colonnello Spalluto dell’Aeronautica Militare, il rappresentante del prefetto e del sindaco, ma anche da tanti bambini gioiosi, propri di un quartiere giovane e popoloso. Presenti i Cavalieri del Santo Sepolcro, guidati dal Preside Baldassarre Cimarrusti.
“Un’occasione molto bella per approfondire il cammino di conversione della nostra Chiesa – ha affermato l’arcivescovo mons. Santoro – guardando Maria, fulcro della nostra vita. E’ significativo che questo coincida con l’inizio della Quaresima, perché come Maria ha accolto il dono dello Spirito, così noi siamo chiamati ad accoglierlo e a testimoniarlo agli altri attraverso la nostra vita, perché si traduca in un cambiamento di rapporti. Nella nostra diocesi stiamo insistendo sul tema della carità, ed in particolare stiamo operando per la costruzione del centro notturno per i senza tetto, e chi ci ha mostrato tutto questo? La Madonna, che ha accolto l’annuncio dell’angelo e poi subito si è mossa nella carità, visitando la sua parente. Allo stesso modo il suo annuncio di vita diventa per noi annuncio di carità e solidarietà.”
Alle 18.00 il parroco don Martino Mastrovito ha presieduto la Messa di ringraziamento. “E’ stata un’esperienza meravigliosa, che il Signore ci ha voluto donare. Il simulacro della Vergine torna a casa, a Loreto, impregnata delle preghiere che il popolo le ha donato. Rimangono impressi alcuni momenti particolarmente significativi, i bambini del reparto di Pediatria dell’ospedale SS.Annunziata, ed i carcerati della Casa Circondariale, ma anche tutti coloro che si sono recati a trovarla nelle parrocchie dello Spirito Santo, di san Massimiliano Kolbe e del Santuario della Madonna della Sanità a Martina Franca, come in tutti i depositi dell’Aeronautica Militare, che ringrazio per la collaborazione. Se le mura della casa di Nazareth sono impregnate dello Spirito Santo, così questa statua porta con sé le speranze ed i desideri di tutti coloro che si sono rivolti a lei”.
Addetto stampa, Gabriella Ressa