Questo post di opinione, categoria “abbastanza rara” su questo blog, nasce per tentare di spegnere una sorta di vena polemica, che oltre ad essere sterile, trovo alquanto infantile. Spesso leggo in giro di persone che amano Taranto. Indubbiamente, ogni tarantino ama la propria città. Ed io, seppur “di provincia”, pugliese di adozione, poiché nata altrove, a questa città sono affezionata come se fosse mia da sempre. D’altronde, vi risiedo da circa 20 anni, e ne ho 23, quindi fate un po’ voi. Una dimostrazione del mio legame con la città e i suoi costumi è questo blog, nel quale racchiudo, oltre qualche notizia, anche aneddoti, piatti tipici ed eventi che caratterizzano la nostra Taranto. Essendo un blog, non pretendo di avere di esclusive, primati, o numeri. Perché non sono questi a misurare quanto si tiene ad una città e quanto si fa per essa. Io oltre a raccontare non ho fatto altro. Non ho costruito nulla, non ho rivoluzionato nulla. Ho solo raccontato, e questo mi basta. Così come mi basta quello che faccio su questo blog, nel quale estendo visibilità anche alla provincia, perché Taranto è anche la sua provincia. Non nascondo che Tarantini Time stia crescendo, ma questo è un dettaglio del quale non farò mai un primato, e che non utilizzerò mai per dire che sono “la migliore”, proprio perché non mi interessa. Quindi basta con queste stupide competizioni. Ognuno “nella propria casa” fa il suo. Se 50.000 siti, blog, o quant’altro, pubblicheranno una notizia che riguarda Taranto, anche tre ore dopo Tarantini Time farà lo stesso. Perché lo scopo è raccontare, non fare le gare. Quelle lasciamole a chi vive di competizioni 24/24h. Noi siamo piccoli grandi avventurieri, che a loro tempo raccontano, divulgano, si emozionano, pasticciano e gustano ricette di Taranto e dintorni.
Noi Taranto l’amiamo così: anche se qualcuno parla di noi. Ci sono vari modi per amare e valorizzare Taranto, che non sono necessariamente quelli che qualcun’altro professa. Decidiamo noi se, come e quando apparire. Siamo aperti ed accettiamo qualsiasi critica, perché le critiche servono a crescere. Permetteteci però di rifiutare e respingere le prediche da parte di chi vuole un primato che non esiste. L’amore non ha confini, né misure.