Sembrerebbe che i jihadisti dell’Isis avrebbero preso il controllo di alcune zone della Libia, mirando al controllo dell’intero Paese. La Libia, dopo l’uccisione del suo leader Gheddafi, è diventata una vera e propria polveriera, piena di armi e di persone pronte a tutto per usarle. Situazione questa che dovrebbe portarci a riflettere, anche alla luce degli ultimi “comunicati” che vedono minacce contro il Ministro Gentiloni, definito dagli stessi jihadisti “un crociato” e di conseguenza anche nei confronti del nostro Paese. Come è noto, la Libia non è distante dalla nostre coste e quindi la minaccia terroristica potrebbe essere seria se si pensa che potrebbero anche utilizzare dei missili a corto raggio “scud”. Ieri la Farnesina ha ordinato agli italiani presenti in Libia di lasciare il Paese e la stessa Ambasciata italiana a Tripoli sarebbe stata chiusa. Un altro segnale preoccupante che sommato alle ultime vicende ci mette in massima allerta. L’Isis oggi ha divulgato un altro video dove mostra l’esecuzione di ventuno cittadini egiziani ed un chiaro ed inequivocabile segnale all’Italia e agli italiani, al grido di “siamo a sud di Roma e stiamo arrivando”.