E’ un inverno storico per l’Italia, sulle orme di quanto accaduto nel 2012: dopo la violenta “bomba” di neve e maltempo che nei giorni scorsi ha colpito il centro/nord, adesso un’autentica “apocalisse” bianca sta per fiondarsi al Sud. Gli ultimi aggiornamenti delle mappe meteorologiche sono impressionanti, e prospettano 24-36 ore tra domenica sera e martedì mattina all’insegna di una sorta di … era glaciale! Altro che “bis” di Capodanno, c’è il rischio che faccia molto peggio sia in termini di accumuli nevosi al suolo, sia per quanto riguarda le temperature. Le ultime mappe di tutti i centri di calcolo, perfettamente allineate tra loro, prospettano scenari molto pericolosi. La neve potrebbe arrivare non solo fin su Palermo e Siracusa, che invece prima sembravano ai margini, ma persino su Malta e Lampedusa.
Inoltre molte aree del centro/sud e in modo particolare Molise, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, rischiano di avere accumuli straordinari, localmente di 20-30cm addirittura in spiaggia e non solo nell’Adriatico ma anche nello Jonio e nel basso Tirreno. Preoccupano le mappe per Calabria meridionale e Sicilia nord/orientale: proprio tra vibonese, reggino, messinese e catanese le precipitazioni saranno molto abbondanti in concomitanza del freddo più intenso, con violenti temporali di neve. Le temperature crolleranno fino a oltre dieci gradi sotto le medie del periodo, con punte diffuse di -15°C lungo la dorsale appenninica ma anche di -3°C sulle coste in Puglia e di 0°C in spiaggia persino in Sicilia.
Che in un inverno possa capitare un evento simile, è già di per se’ un fatto storico ed eccezionale.
E quest’anno è già successo tra San Silvestro e Capodanno. Due volte nella stessa stagione non era mai successo nella storia conosciuta della climatologia, quindi almeno negli ultimi due secoli. E prima di due secoli fa, l’Europa viveva la sua “Piccola Era Glaciale”. Appunto.
7 febbraio 2015
Fonte Meteoweb