Attività del Centro di Ascolto LGBTIQ
Per martedì 27 gennaio l’appuntamento con i volontari dell’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus e gli attivisti di Arcigay Taranto è, come ogni martedì e giovedì mattina, dalle 10.30 alle 14.30 presso la sala didattica della Biblioteca Pietro Acclavio (in via Salinella #31), già Palazzo della Cultura, che, con il Patrocinio Morale del Comune di Taranto e dell’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Taranto, dallo scorso fine giugno accoglie le attività di sportello del Centro di Ascolto LGBTIQ di Taranto e provincia.
Quest’ultimo, cellula operativa dell’Hermes Academy Onlus, offre da diversi anni gratuita consulenza legale, psicologica e arte-terapeutica a donne vittime di violenza, omosessuali, bisex e transessuali e alle loro famiglie; organizza workshop gratuiti di scrittura e drammatizzazione, una serie di happening legati alle arti visive e performative, incontri socio-culturali a tematica LGBTIQ, in cui è possibile ascoltare, raccontarsi, confrontarsi. Lo sportello offre uno spazio di ascolto qualificato a persone che ricercano un orientamento o un sostegno attraverso lo sviluppo e l’utilizzazione delle potenzialità insite nella persona stessa; il fine è quello di contribuire al perseguimento del benessere della persona attraverso l’attivazione di processi di empowerment.
Le due help line +39 346 622 6998 e +39 388 874 6670 sono attive 24 ore su 24.
L’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto ospita, presso i locali in via Oberdan #71, giovani ragazze e ragazzi in difficoltà, che, il più delle volte sono stati cacciati di casa perché omosessuali.
L’ascolto e la condivisione delle nostre diversità producono ricchezza, in ogni senso.
Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto celebra Pedro Lemebel
Nell’ambito della sesta edizione della rassegna Cogito ergo (non) sum, martedì 27 gennaio alle ore 11.00 presso la Sala Didattica della Biblioteca Comunale Pietro Acclavio, già Palazzo della Cultura, in Via Salinella #31 a Taranto, torna, con il XXVI appuntamento, il ciclo “Classici DiVersi”, una serie di matinée dedicati ad autori classici (e meno classici) che hanno dato forma e colore alla diversità. Protagonisti dei precedenti incontri sono stati Saffo, André Gide, Robert Musil, Edward Morgan Forster, Herman Melville, Oscar Wilde, Hans Christian Andersen, Roberto De Simone, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Sandro Penna, Yukio Mishima, Christopher Marlowe, Virginia Woolf, Dante Alighieri, Alda Merini, Thomas Edward Lawrence, Jorge Luis Borges. Christopher Isherwood, Apuleio, Sandro Botticelli, Alan Turing,Shamseddin Mohammed Hafez, Sage Sohier, Jon Crispin.
Nel corso dell’incontro culturale ad ingresso libero e gratuito – che coinvolge alcuni studenti dell’I.C. XXV Luglio – Bettolo, dell’Istituto Musicale Giovanni Paisiello, del Liceo Archita, del’I.P.S.S. Liside, l’I.P.S.T. Cabrini, il L.E.S. Vittorino Da Feltre, il Liceo Aristosseno di Taranto, l’I.T.I. Pacinotti – il poeta, attore e formatore Luigi Pignatelli leggerà alcune delle pagine più significative della produzione di Pedro Lemebel, narratore, poeta, performer, fotografo, attivista, «nato povero e maricòn» (così si definiva), scomparso ieri a Providencia (Cile). Nato a Santiago del Cile nel 1952, rappresentante di una sinistra proletaria e anarchica («Non cambierò per il marxismo / Che mi ha respinto tante volte / Non ho bisogno di cambiare / Sono più sovversivo di voi…» scriveva in Manifesto, poesia recitata per la prima volta a una manifestazione della sinistra cilena del 1986), è stato un punto si riferimento del movimento internazionale omosessuale. Volto popolare, portatore di un’estetica en travesti anche in piena dittatura militare («a volte la gente crede di riconoscermi e mi confonde con un attore, uno stilista o un parrucchiere. Io mi lascio confondere… Sono le strategie camaleontiche dell’identità sempre in transito»), nel 1987 Lemebel fonda insieme a Francisco Casas, il Collettivo artistico «Yeguas del Apocalipsis» con cui, in una decina di anni, realizza numerosi eventi mescolando performance, trasformismo, fotografia, video e installazioni, per rivendicare il diritto alla libertà sessuale. Scrittore amato da Roberto Bolaño, è autore di numerosi testi caratterizzati da uno stile che si ricollega alla tradizione del barocco ispano-americano. In Italia Marcos y Marcos ha tradotto Baciami ancora forestiero, cronache, impressioni, brevi racconti e il romanzo Ho paura torero.