Recital e dibattiti a cura di Hermes Academy – Arcigay Taranto per celebrare tutte le vittime dell’Olocausto e sensibilizzare sull’Omocausto che continua ancora oggi
In occasione della Giornata della Memoria, i cicli Taranto – Il Nuovo Volto (giunto al suo 79° appuntamento) e Cosa c’è di Diverso? (42° appuntamento) si fondono ancora: martedì 27 gennaio, l’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto, presso il Cantiere Maggese, laboratorio urbano patrocinato da Regione Puglia e Comune di Taranto, nella struttura su due livelli che si erge in Via Cava, nel cuore dell’isola del centro storico, per le ore 18.30 organizza un incontro finalizzato a diffondere la cultura del dialogo e della condivisione delle nostre diversità, per non dimenticare non solo gli ebrei, ma tutte le vittime dell’Olocausto, lo sterminio nazista verso le categorie ritenute indesiderabili dal Terzo Reich, che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni.
In apertura di serata, dopo i saluti di Isabella Convertino, vicepresidente della Cooperativa Carisma, gestore della struttura, l’attore Luigi Pignatelli, coadiuvato dalla danzatrice Simona Tempesta della Compagnia Tarantanz, proporrà la performance di teatro-danza “Storia di un bottoncino dipinto di blu”, elaborazione drammaturgica dell’omonimo racconto per grandi e piccini di Luana Rita Angelillo, primo classificato alla scorsa edizione del concorso internazionale di arti sceniche, visive e letterarie legato alla rassegna “Cogito ergo (non) sum”. Seguirà l’esibizione dei musicisti de Il Circo della Magna Grecia e il recital “175”, scritto ed interpretato dagli allievi dei laboratori tenuti da Pignatelli. Il paragrafo 175 era un articolo del codice penale tedesco risalente al 1871; nel 1935, con l’ascesa al potere dei nazisti, venne inasprito, prevedendo una punizione per qualsiasi “atto osceno” tra due uomini, incluse anche solamente le “fantasie omosessuali”, e dando origine all’Omocausto: contraddistinti da un triangolo rosa cucito sulla divisa a righe, gli omosessuali affollavano i campi di concentramento sparsi in tutta Europa, subivano umiliazioni e torture, venivano sottoposti a folli sperimentazioni pseudoscientifiche, fino alla morte.
A conclusione dell’incontro – la cui partecipazione è libera e gratuita – un dibattito, con interventi, tra gli altri, della scrittrice ed insegnante Irma Saracino, della dottoressa in Scienze Politiche Eleonora Cannizzaro e degli attivisti di Arcigay Taranto.
Nel 2015 essere gay, lesbiche o trans è illegale in quasi 80 paesi del mondo e in alcuni è addirittura punibile con la pena di morte. Oltre al carcere possono essere indette pene come le frustate. L’omocausto continua ancora adesso.
L’iniziativa chiude la sesta edizione di Cogito ergo (non) sum, rassegna di Arti Sceniche, Visive e Letterarie promossa dal 17 al 27 gennaio dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto, in collaborazione con il Cantiere Maggese, la Biblioteca Comunale Pietro Acclavio, la Cooperativa Carisma, la Comunità Terapeutica Il Delfino, la Cooperativa Senis Hospes, alcuni istituti di istruzione primaria e secondaria della provincia ionica, TarasTv, la ProLoco di Taranto e numerose altre associazioni – nell’ambito delle attività del Centro di Ascolto LGBTIQ di Taranto e Provincia, che godono del Patrocinio Morale del Comune di Taranto e dell’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Taranto – al fine di celebrare la Giornata Internazionale della Memoria e tutte le vittime dell’Olocausto (ebrei, omosessuali, diversamente abili, persone con problematiche legate alla sfera psichica, tutte quelle persone facenti parte delle categorie considerate “indesiderabili” dal Terzo Reich), educare le nuove generazioni (e non solo) alla cultura della diversità e allo sviluppo sostenibile, con un occhio sempre attento alla sensibilizzazione alla prevenzione e al contrasto a malattie sessualmente trasmissibili, fenomeni di omo-transfobia, bullismo, violenza di genere.