Sono anni che l’associazione “Sportello dei Diritti”, sostiene la battaglia portata avanti dal tributarista avvocato Maurizio Villani per una riforma del processo tributario che renda più equa e moderna la normativa vigente ed al fine di consentire il necessario diritto di difesa del contribuente tuttora mortificato dall’attuale legislazione in materia di contenzioso fiscale.Ecco perchè, oggi più che mai Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, e l’associazione che dall’inizio della sua creazione difende anche i diritti dei contribuenti, sostiene il progetto di legge portato avanti dal tributarista Maurizio Villani alla luce della legge delega (Legge n. 23/2014 – art. 10 -) .
Non vi è dubbio, infatti, che all’opinione pubblica sia reso noto da parte di tutti i media e gli organi di stampa l’importanza di una seria ed urgente riforma del processo tributario, che metta sullo stesso piano processuale le parti, senza la prevalenza attuale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ed inoltre consenta al contribuente ogni possibilità di difesa, senza alcuna limitazione, compresa la possibilità della testimonianza e del giuramento.Oggi gli accertamenti fiscali si basano quasi esclusivamente su presunzioni, come le indagini bancarie, il redditometro e gli studi di settore, per cui è necessario che il cittadino-contribuente ed il suo difensore non siano limitati nell’esercizio del diritto di difesa, costituzionalmente garantito.In sostanza, bisogna evitare che si verifichino situazioni in cui un contribuente sia costretto a pagare ingiustamente perché non è stato messo nelle condizioni di potersi difendere in modo completo ed effettivo.Quindi, è importante che gli organi di stampa locali e nazionali, nonché tutti gli altri mezzi di informazione siano sensibilizzati sull’argomento, sino ad oggi totalmente ignorato, e sostengano la battaglia portata avanti dal noto tributarista congiuntamente allo “Sportello dei Diritti”.Oggi c’è l’occasione storica ed importante della richiamata legge delega (Legge n. 23/2014 – art. 10 -) che stabilisce i principi che il nuovo processo tributario dovrà possedere entro il prossimo anno.Il progetto di legge dell’avvocato Villani che in questi mesi viene portato all’attenzione di numerose platee di giuristi ed esperti di tutt’Italia, non solo rispetta i suddetti principi di parità ed efficientamento della difesa ma, soprattutto, rispetta scrupolosamente il dettato costituzionale dell’art. 111 della Costituzione, che testualmente dispone al secondo comma <<Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo ed imparziale>>.Ciò sino ad oggi non si è realizzato nel processo tributario e l’iniziativa legislativa tende alla concreta applicazione del suddetto importante e corretto principio.Tra le più significative ed impellenti novità che verrebbero introdotte che rispettano i richiamati principi di equità e giustizia vi è la modifica della “gestione” del processo tributario che dovrà essere tolta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che è parte in causa e quindi non imparziale, ed essere affidata al Ministero della Giustizia.Infine, sempre nel rispetto dei criteri richiamati, verrà parificata la posizione processuale delle parti prevedendo la possibilità che il contribuente, senza alcun limite difensivo, possa utilizzare tutti gli strumenti istruttori già presenti nel processo civile, compresa la testimonianza ed il giuramento oggi inibiti e che determinano una ingiustificata ed incostituzionale limitazione del diritto di difesa di tutti i cittadini contribuenti. L’ allegato del testo integrale del progetto di legge è sull’articolo del sito www.sportellodeidiritti.org.
Giovanni D’Agata