di: Giovanni D’Agata in: Salute
L’obiezione dello “Sportello dei Diritti”: ma non proteggono dalle malattie
La pillola anticoncezionale cade nella parte inferiore dell’elenco dei migliori presidi per il controllo delle nascite perché gli adolescenti possono dimenticare di prenderli. I dispositivi a lungo termine sono sicuri per gli adolescenti, dicono i pediatri americani.Gli IUD (dispositivi intrauterini) sono migliori per prevenire le gravidanze delle pillole anticoncezionali, secondo l’American Academy of Pediatrics.Oltre l’astinenza, le aste impiantabili ed i dispositivi intrauterini (IUD) sono i migliori metodi di controllo delle nascite per le ragazze adolescenti. E’ questa la conclusione della raccomandazione pubblicata dall’American Academy of Pediatrics sulla propria rivista specializzata ieri.Il nuovo rapporto raccomanda forme di controllo delle nascite non comunemente usate negli Stati Uniti. Si evidenzia, in tale report che i pediatri dovrebbero suggerire secondo questo ordine: gli impianti di progestinico, IUD, contraccezione iniettabile e contraccezione orale ai ragazzi.L’8% delle donne ha una gravidanza involontaria usando un IUD T rame, ad esempio, rispetto al 9% che ha usato una pillola anticoncezionale. I ragazzi possono dimenticare di assumere contraccettivi orali o di farlo in modo errato.
“Nell’ultimo decennio è stato dimostrato che (contraccettivi reversibili, di lunga durata d’azione), forniscono da 3 a 10 anni di contraccezione e sono sicuri per gli adolescenti. “I pediatri dovrebbero avere familiarità con la consulenza, inserimento e/o rinvio per questo tipo di sistemi”.I dati dell’ Istituto di Guttmacher evidenziano che il numero di donne americane che utilizzano un IUD o impianto è aumentato significativamente dal 2002 al 2009, dal 2,4% all’8,5%.Si tratta di statistiche significative che non fanno il punto reale su di un altro problema, quello delle malattie sessualmente trasmesse che si diffondono sempre più tra giovani e giovanissimi, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che ricorda come la “cultura” dell’utilizzo del profilattico sia il metodo migliore non solo per evitare gravidanze indesiderate ma anche per trovarsi infettati da moltissime patologie.