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A Taranto venerdì prossimo, 4 luglio, LAV e Marevivo escono in mare con JDC per documentare la possibilità di ammirare i delfini nel loro habitat naturale e non in cattività in un delfinario.
Cosa hanno in comune i delfini del Golfo di Taranto con Giorgio Panariello e Licia Colò? Sono tutti testimonial di “SOS Delfini”, la campagna europea (http://sosdelfini.org/) che, anche grazie alla collaborazione di vari personaggi del mondo dello spettacolo, vuole far conoscere ai cittadini la triste realtà dei cetacei che vivono nei delfinari.
Promossa dall’associazione spagnola Faada e realizzata in collaborazione con Born Free Foundation, la campagna SOS Delfini è stata lanciata in Italia il 4 luglio dell’anno scorso, in occasione della Giornata mondiale contro la cattività dei mammiferi marini, dalle associazioni LAV e Marevivo.
Quest’anno aderisce a SOS Delfini anche la Jonian Dolphin Conservation di Taranto, l’associazione scientifica che da cinque anni studia in mare la presenza dei cetacei nel Golfo di Taranto e nel Mar Jonio settentrionale.
E venerdì prossimo – 4 luglio – LAV e Marevivo nel capoluogo jonico saranno protagonisti di una uscita in mare a bordo di “Taras”, il catamarano da ricerca scientifica della Jonian Dolphin Conservation.
Nell’occasione una troupe di LAV e Marevivo effettuerà riprese ai delfini del Golfo di Taranto, anche aeree grazie ad un sofisticato drone, per documentare come sia possibile ammirare i delfini nel loro habitat naturale rispettando questi meravigliosi cetacei; questa attività di “dolphin watching” sarà poi ripetuta da LAV e Marevivo il 4 agosto prossimo a Sanremo con gli esperti di Tethis.
Carmelo Fanizza, presidente della Jonian Dolphin Conservation, nell’occasione ha dichiarato: «siamo felici di aver sposato “SOS Delfini” e voglio ringraziare LAV e Marevivo per questa opportunità di far ulteriormente conoscere a livello nazionale le nostre attività di dolphing watching, che portiamo avanti da cinque anni nel Golfo di Taranto».
L’unico modo per conoscere davvero i delfini è vederli in mare, cioè nel loro habitat originale, e non rinchiusi in vasche e sfruttati per il business dei delfinari: per questo, nell’ambito della campagna europea SOS Delfini, Lav e Marevivo hanno organizzato, in collaborazione con Jonian Dolphin Conservation, un’uscita in catamarano nel Golfo di Taranto per avvistare i delfini.
In un Paese come il nostro, circondato dal mare, con 30 aree marine protette, LAV, Marevivo e Jonian Dolphin Conservation vogliono così dare una testimonianza di come siano molto elevate, a differenza di quanto si possa comunemente credere, le possibilità di avvistamento dei delfini nelle acque italiane.
Secondo LAV e Marevivo in Italia i delfinari non hanno alcuna funzione educativa o scientifica, caratteristiche obbligatorie per legge, facendo invece spettacolo. Secondo un sondaggio Ipsos, inoltre, nel nostro Paese a volere la chiusura dei delfinari sarebbe il 68% degli italiani, mentre il 96% auspica che in futuro la cattura dei delfini per essere esibiti nei delfinari e nei parchi di divertimento sia proibita.
In natura, infatti, i delfini, che percorrono fino a 100 km al giorno, vivono in gruppi sociali complessi, composti da decine di animali e parlano un loro linguaggio, oltre a sviluppare una propria cultura.
Nei delfinari, invece, questi cetacei sono costretti a fare spettacoli o essere esposti ai visitatori. Per divertire un pubblico pagante, essi sono sottratti alle loro comunità originali, prelevati in natura e fatti riprodurre direttamente in piscina, dove si ammalano di più e muoiono prima: la speranza di vita di un delfino in cattività è, infatti, di circa 20 anni contro i 50 anni in natura.
Addetto stampa, Marco Amatimaggio