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Da oltre trenta anni i festeggiamenti in onore di Santa Rita da Cascia, organizzati dall’omonima parrocchia, sono diventati un grande evento di fede che investe e tocca l’intera città e la provincia jonica.
“Non abbiate paura… non lasciatevi rubare la speranza”: questo è il titolo che unisce simbolicamente una citazione di San Giovanni Paolo II, un bellissimo messaggio con cui il Papa polacco si presentò al mondo nella sua prima liturgia domenicale, e una delle più famose e toccanti citazioni di Papa Francesco.
Anche questa edizione si svilupperà nell’arco di una intera settimana, da oggi, lunedì 19, a sabato 24 maggio, in Piazza Santa Rita a Taranto.
I festeggiamenti hanno avuto inizio con il Triduo a Santa Rita, dal 19 al 21 maggio: in ognuna di queste tre giornate è prevista alle ore 7 la celebrazione della Santa Messa, alle 18.30 la recitazione del Santo Rosario, seguita alle 19.00 dalla Santa Messa.
Alle ore 19.45, inoltre, è prevista una serie di incontri con S.E. Monsignor Benigno Papa, Arcivescovo emerito di Taranto, che affronterà i seguenti temi: oggi, lunedì 19 maggio, “Evangelii Gaudium: cos’è l’evangelizzazione? Popolo in missione e una Chiesa in Uscita”, martedì 20 maggio “San Giovanni XXIII: chi è? Come ha servito e guidato la Chiesa?” e mercoledì 21 maggio “San Giovanni Paolo II: chi è? Come ha servito e guidato la Chiesa?”.
Alle ore 21.30 dell’ultima giornata del triduo, mercoledì 21 maggio, nell’Aula Magna “Giovanni Paolo II” si terrà anche una catechesi in videoconferenza con Don Julian Carròn.
Giovedì 22 maggio, giorno della solennità di Santa Rita da Cascia, il programma dei festeggiamenti prevede la celebrazione della Santa Messa alle ore 7.00, 10.00 e 11.30, quest’ultima seguita dalla Supplica a Santa Rita; alle ore 17.30 si terrà una solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Monsignor Benigno Papa, Arcivescovo emerito di Taranto, spettacolo di fede e devozione, segno stupefacente della grandezza di Santa Rita che attira a sé un popolo, lo stesso popolo che poi (ore 18.45) seguirà la Santa nella processione per le vie del quartiere, con i balconi addobbati a festa. Al rientro, infine, ci sarà la Benedizione delle rose, altro momento di grande gioia, in cui si rende evidente la presenza di Cristo.
Nella serata di sabato 24 maggio, infine, si terrà la grande festa popolare “Non lasciatevi rubare la speranza!” incentrata sull’ormai tradizionale “autopranzo” che vede famiglie, anziani, giovani e bambini portare da casa il mangiare per sé e per gli altri; saranno altresì allestiti diversi stand gastronomici e un parco giochi per bambini di ogni età, ed è prevista tanta animazione e uno spettacolo pirotecnico conclusivo.
Su questa iniziativa Don Gino Romanazzi, parroco di Santa Rita, ha detto “è la tua festa, ti aspettiamo, invitiamo ognuno a partecipare con gioia per la consapevolezza che tutto ciò che ci accade è un dono, procurandoci stupore e gratitudine. È un’esperienza che cambia tutto nella nostra vita, anche nel modo di affrontare i vari problemi che si presentano, a cominciare da quelli della salute, dell’ambiente e del lavoro che manca o è precario”.
Nell’occasione Don Gino Romanazzi, inoltre, ha voluto ricordare quanto evidenziato da Papa Francesco durante la veglia di Pentecoste ai movimenti, le associazioni e le aggregazioni ecclesiali presenti in piazza San Pietro il 18 maggio del 2013: “quando la chiesa diventa chiusa, si ammala. Pensate ad una stanza chiusa per un anno, una chiesa chiusa è ammalata, la chiesa deve uscire verso le periferie esistenziali, qualsiasi esse siano. Preferisco mille volte una Chiesa incidentata, piuttosto che chiusa e malata”.
Poi Don Gino Romanazzi ha sottolineato “l’imponenza di Santa Rita, santa popolare, donna del perdono e della pace! La sua è una presenza che in vita non ha avuto paura di dar tutto per la pace e la felicità degli uomini, e che oggi continua a farsi sentire con tutta la sua potenza!”
Nell’occasione, infine, Don Gino Romanazzi ha ringraziato “i centinaia di volontari che, con il loro lavoro, permettono la realizzazione di questo evento vivendolo con intensità emotiva dai preparativi fino all’ultimo istante!”.
Dalla devozione per Santa Rita, da una proposta proprio del parroco don Gino Romanazzi, è nata a Taranto, il 22 febbraio del 2006 con decreto arcivescovile, la “Confraternita di Santa Rita da Cascia” che ha come fine principale la santificazione dei fedeli e la promozione della devozione del culto a Santa Rita da Cascia e l’imitazione della sua umile vita nella sua esperienza di giovane, sposa, madre, vedova e infine consacrata, come monaca agostiniana.